A Castelletto scoppia la guerra dei posteggi «a lisca di pesce»

A vuoto l’incontro di ieri a Tursi fra i residenti e il presidente del Municipio Siri con la mediazione del vicesindaco Pissarello

A Castelletto scoppia  la guerra dei posteggi «a lisca di pesce»

Posteggi a lisca di pesce sì. Posteggi a lisca di pesce no. È guerra a Palazzo Tursi fra i residenti di Castelletto, che hanno raccolto mille firme per sostenere il loro progetto, e il presidente della circoscrizione Genova Est Armando Siri. In mezzo il vicesindaco Pissarello che ieri pomeriggio ha partecipato alla riunione, a porte aperte, della commissione viabilità e parcheggi. Un nulla di fatto. Considerato che la commissione ha deciso di non decidere e ha rinviato, per l'ennesima volta, il problema alla prossima riunione perché mancavano i tecnici dell'Amt e quelli preposti a esprimere il parere vincolante sulla decisione. Da una parte ci sono i residenti. Vogliono che in corso Firenze, da Castelletto a Villa Piaggio, vengano ripristinati, nelle aree blu, i posteggi a lisca di pesce come era una volta. In questo modo, dicono loro, si potrebbero recuperare una ventina di parcheggi senza andare contro le esigenze dei pedoni. Dall'altra parte c'è Siri che continua a ripetere di essersi interessato del problema, anche dal punto di vista tecnico, e di essere arrivato alla conclusione che non è possibile, appunto per l'insufficiente spazio, ripristinare la lisca di pesce. «Come al solito abbiamo perso tempo e ci hanno preso in giro - raccontano i residenti - siamo entrati nella sala rossa ma nessuno ci ha consultato. Inoltre hanno deciso di rinviare tutto un'altra volta. Sono mesi che battagliamo su un problema che è di facile e intuibile soluzione. I posteggi vanno ripristinati a lisca di pesce in modo tale da ricavarne altri novanta. Quando hanno deciso di istituire l'area blu dalla notte alla mattina hanno cancellato decine di parcheggi a Castelletto. In corso Firenze, lo spazio per fare transitare gli autobus, realizzare i parcheggi a lisca di pesce e lasciare il metro e venti centimetri, previsto dal codice per i pedoni, c'è. Non capiamo perché accanirsi contro i residenti». «Quello che dicono i rappresentanti del comitato - ribatte Siri - non è vero.

Con i posteggi a lisca di pesce si andrebbe a invadere il marciapiede oltre i 120 centimetri previsti dal codice stradale riducendo lo spazio per i pedoni a meno di mezzo metro. Se qualcuno, precedentemente, ha sbagliato a delimitare le aree di sosta non è certo colpa mia. Comunque è il vicesindaco che deve decidere».

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