Castro, foto e filmato con Chavez

Tre ore di colloquio tra Fidel e il presidente venezuelano, presente il fratello del líder máximo. Ancora dubbi sugli scatti dell’altro giorno

Stefano Filippi

Altre foto di Fidel Castro e anche un breve filmato. Sei immagini sorridenti assieme al presidente venezuelano Hugo Chavez, atterrato da Caracas per festeggiare gli 80 anni del líder máximo, e una settima anche con il fratello Raul, che comincia a uscire dal letargo: la prima istantanea dei fratelli Castro dopo il passaggio provvisorio dei poteri. Poi in serata un breve filmato. Immagini diffuse ventiquattr’ore dopo quelle che ritraevano per la prima volta il dittatore cubano convalescente per il difficile intervento chirurgico all’intestino. Le foto le pubblica con grande enfasi il giornale Granma, organo ufficiale del governo dell’Avana, l’unico a fornire qualche particolare sull’incontro a tre, il filmato la tv di Stato.
Castro è ripreso non più in poltrona ma disteso a letto sotto una coperta. Ha abbandonato la sgargiante tuta griffata Adidas per indossare una camicia rossa. Anche Chavez porta una camicia rossa sopra una maglia dello stesso colore. L’unico che stona è Raul, il reggente, vestito con l’uniforme da generale color kaki e in testa un berretto con visiera da quarterback americano. La stanza sembra la stessa delle precedenti foto. Il quotidiano titola «Indimenticabile pomeriggio tra fratelli», perché fra Chavez e i due Castro esiste un legame «di sangue e di causa».
Granma riferisce che l’incontro è durato tre ore, con «conversazione, aneddoti, risate, foto, regali, un pasto essenziale, con la gioia di un’amicizia profonda». Chavez ha donato a Castro un pugnale e una tazza da caffè appartenute a Simon Bolivar. «Questa è la migliore di tutte le visite che ho fatto nella mia vita - ha detto Chavez a Granma -. Che essere umano è mai questo? Di che materiale è fatto? È, come dite voi, di caguarian». Cioè un albero particolarmente resistente che cresce nella parte orientale di Cuba, dove Castro è nato il 13 agosto 1926. Nessuna dichiarazione del dittatore cubano né notizie ulteriori sul suo stato di salute. Le sue ultime parole restano quelle rese note domenica: la situazione è stabile, la degenza sarà lunga, i cubani devono essere ottimisti ma «pronti a qualsiasi cattiva notizia».
Anche di queste ultime fotografie non è possibile verificare l’autenticità. Come quelle di domenica 13, sono state scattate da un’agenzia di regime e pubblicate da un giornale ufficiale: l’altro giorno Juventud Rebelde, ieri il Granma. Il commento di Tony Snow, portavoce del presidente americano George Bush, è tagliente: «Le prime foto con il giornale in mano erano grottesche, fatte con Photoshop. Almeno queste sono un po’ meglio». Il sospetto di qualche ritocco era stato avanzato dall’Associated Press e dal sito Drudgereport. E ieri anche il blogger americano Cigarenvy.com, che abitualmente si dedica ai sigari caraibici, ha svolto una scrupolosa analisi delle foto concludendo che le immagini sono false.
Primo: nella foto di domenica con Castro che mostra Granma, la copia del giornale è in bianco e nero, mentre in realtà testata e titolo principale sono stampati in rosso. Secondo: il foglio in mano a Castro non è proporzionato con le reali dimensioni di Granma.

Terzo: un esame dettagliato mostrerebbe una insolita linea di pixel presso le dita e in altri punti, segno di ritocco. Quarto: nella foto che lo ritrae al telefono, Castro ha misteriosamente perso la macchia sulla guancia evidenziata in immagini recenti. Che però riappare in una delle fotografie di ieri con Chavez.

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