Cattaneo-Scandroglio La strana coppia si confronta in redazione

Cattaneo-Scandroglio La strana coppia si confronta in redazione

Il navigato e il debuttante. Il politico di professione e il professionista. Lo schierato e l’indipendente. Se mancano nelle sedi ufficiali, i dibattiti nel centrodestra spuntano sulle pagine del Giornale grazie - anche - al traino del gioco «Scegli il tuo presidente della Provincia» che ieri ha superato i cinquemila tagliandini arrivati in redazione e che ogni giorno fa segnare una partecipazione davvero straordinaria. Così, spinti dall’entusiasmo, ieri in redazione si sono voluti confrontare Alberto Cattaneo, commercialista e sempre più leader indiscusso della nostra classifica, e Michele Scandroglio deputato Pdl e terzo in graduatoria dopo il colpaccio di Massimo Pernigotti che ieri ha sorpassato Scandroglio in seconda posizione (ma il confronto è stato organizzato sulla classifica di giovedì). Confronto su tutto con una premessa che arriva da entrambi: «Io presidente della Provincia? Mai!».
E allora cosa correte a fare nel sondaggio?
Cattaneo: «Gli amici mi spingono in questo giochino e io mi lascio andare. Non escludo un mio impegno diretto in politica ma non in una posizione così autorevole»
Scandroglio: «Non sa in quanti mi chiamano per dirmi che spediscono tagliandi in redazione. Non fermo la loro smania ma ricordo che ho presentato una legge per abolire le Province»
Però ci sono, nessuno ha il coraggio di tagliarle e vanno governate. Come?
Cattaneo: «Sono un ente inutile le cui competenze devono essere redistribuite tra comuni e Regione. Usiamole come cerniera tra Genova e gli altri comuni»
Scandroglio: «Se diventassi presidente le smantellerei dalle finte competenze che si sono create. Poi guardo alle responsabilità di chi non si occupa di pulizia dei rivi e dei boschi e poi batte cassa al Governo dopo le calamità naturali»
Quale centrodestra vedete nel 2012 a Genova? Pdl e Lega con Musso e finiani o separati?
Cattaneo: «Ho appena inaugurato la sede della Fondazione Oltremare a Santa Margherita. Sarà punto di riferimento nel Tigullio: noi siamo indipendenti e crediamo nella professionalità di Enrico Musso ma vogliamo essere collante per il centrodestra, non creare divisioni. Fini? È un uomo del passato che si muove con grande cinismo ma alcuni suoi passaggi gli apprezzo»
Scandroglio: «Prima va costruito un programma. Se su quel programma si trovano convergenze va bene chiunque voglia partecipare a battere la sinistra. Sappiamo il valore di Musso, non per niente l’abbiamo candidato noi per due volte»
Nel centrodestra cresce la voglia di liste civiche. Gli arancioni, orfani di Biasotti, continuano la loro battaglia. Pernigotti ne è l’esempio.
Cattaneo: «Ben vengano queste persone. C’è bisogno di tutti per liberare la città e la provincia da governi miopi. Pernigotti è persona di valore»
Scandroglio: «I modi di fare aggregazione sono mutati nel tempo. Credo che sia il progetto a dover unire prima di tutto. Poi sui simboli si ragiona in base all’opportunità: bisogna fare attenzione alle eccessive disgregazioni»
Il centrodestra all’opposizione in Provincia e Comune.

Promosso o bocciato?
Cattaneo: «La fortuna più grande, che va oltre i valori di chi si sta impegnando, è avere come competitor Marta Vincenzi. Da mussiano dico che non mi piacciono certi smarcamenti di Alberto Gagliardi»
Scandroglio: «I gruppi in Comune e Provincia fanno di più di quello che appare. Raccoglieremo i frutti».

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