Cattelan in mostra e i classici È l’ora della gita in provincia

Fuori non fa ancora troppo freddo e stiamo celebrando in tutto il Paese i 150 anni dall’Unità d’Italia. Due semplici motivi per decidere di riunire la famiglia, lasciare Milano e andare a fare una gita nella provincia lombarda. Proprio in questi giorni hanno aperto quattro mostre a Bergamo, al Gamec e all’Accademia Carrara di Belle Arti, una a Palazzo Te a Mantova e una al Museo della Stampa di Lodi. A Bergamo ha aperto il 28 settembre al Gamec (fino al 19 febbraio), la mostra Il Bel Paese dell’Arte con opere di artisti come Giorgio De Chirico e Alberto Savinio, fino a Enzo Cucchi e Maurizio Cattelan, passando per Mimmo Jodice, Giuseppe De Nittis, appare come l’identità italiana sia basata sulle differenze, quanto lo sport sia un fattore di coesione nazionale e la politica sia un luogo di dibattito, comunicazione e appartenenza. Restando sempre a Bergamo, la mostra-concorso «ArteImpresa» è ideale per famiglie con ragazzi che sono iscritti a qualche liceo artistico o accademia: si tratta di una vetrina in cui alcuni studenti dell’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo sono stati associati a varie imprese commerciali della zona, e hanno lavorato fianco a fianco per declinare il tema proposto per questa edizione, ovvero «Capitali intangibili: luoghi, relazioni, persone». Una giuria premierà l’opera che meglio unisce lo spirito imprenditoriale e quello artistico (le opere sono visibili all’Accademia Carrara di Belle Arti. Per giovani che frequentano il liceo classico una tappa importante è la mostra che sta per inaugurare a Palazzo Te, a Mantova: sabato prossimo, infatti (fino all’8 gennaio) sarà possibile indagare a fondo la figura di Virgilio, lo scrittore classico celebrato come autore dell’Eneide, delle Bucoliche e delle Georgiche. Virgilio è a tema anche con la festa per i 150 anni dell’Unità d’Italia, in quanto la sua poesia è stata celebrata da tutti i maggiori autori che hanno fatto la storia della letteratura italiana (da Dante, Petrarca, a Boccaccio, Ariosto, fino a Leopardi). In mostra si cerca di scoprire il volto di Virgilio anzitutto come uomo, attraverso l’esposizione di opere d’arte di ogni epoca, dal mosaico rinvenuto negli scavi di Hadrumentuum a Tunisi nel 1896, fino alle tele che lo raffigurano del ‘600 e ‘700, provenienti dagli Uffizi, o le xilografie e preziose stampe di storie virgiliane realizzate anche nel 1500 (info. www.centropalazzote.it, viale Te 13, Mantova, tel. 0376.323266). Sempre restando in argomento di stampa d’arte e considerando che la cucina italiana è ciò che indubbiamente ci distingue in tutto il mondo, nella mostra “Cibo di carta” lo spirito italiano è ben rappresentato: una selezione di ottanta opere all’insegna di cibo, poesia e arte sono esposte fino al 23 ottobre al Museo della Stampa di Lodi (Museo della Stampa, via della Costa 4, Lodi, www.museostampa.org, 0371.56011).

Si tratta dei preziosi volumi della casa editrice PulcinoElefante, di Alberto Casiraghy: lo stampatore brianzolo ha iniziato già nel 1982 la sua intensa attività di creazione di libricini d’arte (due fogli rilegati a mano, stampati con una vecchia macchina a caratteri mobili, in cui compare un’opera originale di un artista, pittore e un componimento ad hoc). Tra i lavori dei tanti artisti o scrittori presenti in mostra si trovano Arturo Schwartz, Gillo Dorfles, Fabio Sironi, Sebastiano Vassalli, Fernanda Pivano o Alda Merini.

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