Cattolici La pillola fa «abortire» l’Udc

Il mondo cattolico risponde all’Udc. Lo fa sul tema più caro ai cattolici, quello della vita; lo fa tornando sulla mozione respinta martedì scorso in consiglio regionale quando i voti dei centristi hanno contribuito a bocciare il documento presentato dal consigliere del Popolo della Libertà Raffaella Della Bianca che chiedeva di fare in modo che presso le Asl Liguri, nel caso in cui venga somministrato alla paziente il trattamento abortivo con la pillola Ru486, al momento della firma del consenso informativo, venisse fornito un adeguato supporto esplicativo, con la precisa indicazione del rischio di morte a seguito del numero di decessi già avvenuti relativamente al farmaco e delle complicanze che già documentate scientificamente possono verificarsi dopo l'assunzione di questo farmaco.
Una posizione rigettata in aula dalla maggioranza, sotto il diktat dei gruppi più a sinistra e al quale si è dovuta adeguare l’Udc con il voto contrario di Rosario Monteleone e Marco Limoncini. «Auspichiamo l’impegno della Regione e di tutte le istituzioni competenti affinché, nell’interesse della tutela della salute della donna, vengano forniti tutti gli strumenti per un uso consapevole della pillola» è l’appello firmato dal presidente del Movimento per la Vita Giovanni Rocchi e sottoscritto da Paola Musso e Luca Mazzolino, presidente e segretario del Centro Aiuto alla Vita.
Un documento che è di richiamo proprio per i partiti più moderati che si rifanno ai valori cattolici: «È un appello rivolto soprattutto alle forze moderate della maggioranza perché seguano quelli che sono i valori ai quali si richiamano» è il commento di Luca Mazzolino. Una piccola censura per il partito di Casini dal mondo che dovrebbe fedelmente rappresentare solo a pochi mesi dall’inizio dell’avventura in una maggioranza spostata a sinistra fino a Rifondazione Comunista. Un richiamo specifico sul tema che sembra quasi un avveritmento: «vi teniamo d’occhio». «Il dibattito appena iniziato in consiglio regionale con la bocciatura della mozione della minoranza si spera non sia già finito - si legge nella nota -.

L’auspicio è che ci sia la volontà di superare le barriere che contrappongono maggioranza e opposizione per elaborare dei supporti esplicativi di tutti i rischi della pillola (anche del rischio di morte della donna) rispettando la Convenzione di Oviedo».

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