Dal Cavaliere 100mila euro ai «ragazzi di Scampia»

Show dell’ex premier che scherza con una nonnina volante e con l’ex massaggiatore del Napoli

nostro inviato a Napoli

Il sole battente di Napoli non fa sconti. Ma Silvio Berlusconi non se ne cura. Sale sul palco della Festa Azzurra accompagnato da un boato e dalla consueta accoglienza da rock-star - urla, pianti, baci, foto scattate dal telefonino, belle ragazze con le magliette «Silvio, ci manchi» - e rinfresca la platea, mettendo a segno battute, aneddoti e siparietti fulminanti. Il desiderio è quello di interagire e comunicare, non quello di pontificare da un palco. E per un uomo che ha nelle sue corde naturali lo spettacolo non è difficile impadronirsi del microfono e trasformare in uno show la consegna della «medaglia della buona stella» ad alcune associazioni che lottano contro i tumori, le malattie genetiche e il degrado sociale, facendo ridere o riflettere a seconda della situazione.
Per un giorno il suo ruolo ufficiale è quello di presentatore. «Mi avete voluto come madrina e allora pronti. Applauso». I primi ad essere chiamati sono «I ragazzi di Scampia» che cantano il brano scritto per loro da Gigi D'Alessio. Il Cavaliere li ascolta battendo il piede a ritmo di musica e donando 100 mila euro per la loro scuola di musica. La platea gradisce il gesto, lui ringrazia e passa con disinvoltura a un argomento serio: la lotta contro i tumori. «La migliore cura è la prevenzione. Io dovrei controllarmi ogni sei mesi ma lo faccio una volta l'anno. L'importante è che tutti capiscano che la malattia può colpire chiunque».
Lanciato il messaggio, Berlusconi riprende lo show. Dispensa baci a una «nonnina volante», Anna Salomone, una quasi centenaria partenopea con l'hobby del deltaplano. «Vuole un bacio, signora? Solo uno? È sicura?. Ma lei conosce le canzoni di Apicella?». E quando lei gli dice di non averlo tra quelli che definisce «i miei dc», Berlusconi spiega: «Non è la Dc ma i cd». Pronta la risposta dell'anziana donna: «Presidè, aggio fatto fino alla seconda». E Berlusconi di rimando: «Per volare alto non c'è bisogno di aver fatto le scuole... anche se è meglio farle». Subito dopo l'ex premier si sposta sul terreno calcistico. Sul palco sale Salvatore Carmando, storico massaggiatore del Napoli. Fu lui a suggerire ad Alemao durante un Atalanta-Napoli di «buttarsi» a terra dopo essere stato colpito da una rondella. Un episodio decisivo per dare due punti a tavolino al Napoli, determinanti nella corsa scudetto contro il Milan. Berlusconi sorride. E si rende protagonista di una storica riabilitazione. «Ma lei è quello del “buttati, buttati”?», domanda a Carmando che non può far altro che ammettere: «Sì, sono io». «Allora la assolvo». E a suggellare la pace ritrovata il Cavaliere chiede che Carmando metta a disposizione il suo talento «perché ho giocato a pallone con Blair che mi ha rifilato un calcio assassino a un ginocchio».

Lo spettacolo volge al termine con tanto di ressa finale fin dentro l'albergo delle Terme di Agnano. Lì segue un pranzo a base di mozzarella, paccheri, carpaccio, spigola e torta Forza Italia. Un pranzo allietato dallo chansonnier Mariano Apicella che accompagna l'ex premier nell'esecuzione di alcuni brani.

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