Cayard, un rilancio alla capitolina

Emiliano Leonardi

Il baffo della vela torna a regalare nel Mediterraneo. Roma e la grande vela si sono incontrate lunedì, alle dodici in punto, al Circolo Canottieri Aniene, quando Paul Cayard, il famoso skipper de «Il Moro di Venezia», ha annunciato il suo impegno nella «Rolex Middle Sea Race 2006», una fra le manifestazioni più importanti del settore.
Cayard, sposato con Icka, figlia di Pelle Peterson, campione svedese di Star e padre di Daniel e Alessandra (quest’ultima nata a Milano), torna così a regatare nel Mediterraneo. Lo fa grazie all’impegno del Gruppo Intermatica che, con il marchio Thuraya, ha creato un equipaggio d’eccezione. La «Rolex Middle Sea Race» è senza ombra di dubbio la regata più impegnativa e affascinante del Mare Nostrum ed è considerata dagli appassionati un appuntamento da non perdere così come la «Rolex Fastnet» a Sidney e la «Hobart e Newport Bermuda».
Per la storia, quella di quest’anno, che partirà dalla capitale maltese La Valletta il 21 ottobre (e che si chiuderà una settimana dopo, stesso traguardo di partenza), è la ventiseiesima edizione. Cayard gareggerà a bordo di «Thuraya Maximus», maxi yacht a vela neozelandese di 30 metri varato nel 2005 e dotato di chiglia basculante e retrattile e di albero alare girevole. Thuraya-Gruppo Intermatica, già sponsor di un’altra prestigiosa imbarcazione nella stessa regata lo scorso anno, conferma in questo modo il suo impegno nel mondo delle difficili e avvincenti regate d’altura, che rappresentano il luogo naturale per i test e l’utilizzo dei sistemi di comunicazione satellitare; in particolare, grazie alla tecnologia satellitare Thuraya, l’equipaggio del Maxi Yacht potrà disporre di comunicazione voce e dati a banda larga, con possibilità di consultare in tempo reale le previsioni meteo e navigare dunque in totale sicurezza.
Col baffuto Cayard saliranno a bordo di Thuraya Maximus il presidente del Gruppo Intermatica Claudio Castellani e un gruppo di velisti italiani scelti tra professionisti di fama internazionale. Fra questi Stefano Rizzi, Lorenzo Bodini, Gaetano Granara, Andrea Scarpa, Stefano Raspadori e Francesco Mongelli. Insieme a Thuraya-Gruppo Intermatica, partecipano al progetto Sietel, La Veneta Servizi, Teleria e Class Editori. L’organizzazione tecnica è curata dalla Marine Partners, la consulenza legale dallo studio Lipani & Partners.

Sottolineatura doverosa: il velista di San Francisco ha mosso i primi passi nella vela mondiale su barche italiane, diventandone poi un protagonista: nel 1989 ha vinto il Mondiale Maxi con il Moro di Raul Gardini e la One Ton Cup a Napoli, su Brava, di Pasquale Landolfi, dove al timone stazionava uno skipper che sarebbe successivamente entrato nel cuore degli italiani, Francesco De Angelis. Per Cayard un «amico-nemico», visto e considerato che in futuro sarebbe poi diventato, alla guida di «Luna Rossa», uno dei suoi avversari più temibili.

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