Gianandrea Zagato
Anche per Rifondazione comunista la situazione nel consiglio comunale di Monza è «degenerata e insostenibile». Conferma che in quellaula la «dialettica democratica» è compromessa, che il clima «trascende» negli «insulti» e nella «calunnia». Giusto motivo per reclamare lintervento del ministro dellInterno Giuliano Amato affinché «si attivi con la Prefettura di Milano per tutte le verifiche del caso».
Naturalmente, secondo il senatore di Rifondazione Gianni Confalonieri, la responsabilità è tutta a carico dellopposizione che, dice lui, arriverebbe «allindebita interruzione dei lavori». Valutazione davvero singolare: linterruzione dei lavori consiliari, ricorda la Casa delle Libertà, è «tutta da addebitare alla giunta che nei fatti ci imbavaglia» e «ci impedisce di difendere gli interessi della città, di quel cinquanta per cento dei monzesi che, finalmente, vorrebbero poter discutere dei problemi, dal traffico alla sicurezza passando per lo sperpero dei soldi pubblici».
Messaggio chiaro, quello di chi non tappa le bocche ricorrendo all«interpretazione di un regolamento consiliare troppo datato e poco chiaro» come riconosciuto dal prefetto Gian Valerio Lombardi. Giudizio ignorato dallonorevole di Rifondazione che, infatti, ne reclama in ritardo lintervento. Ma il giudizio del prefetto è pure accompagnato, ricordiamo a Rifondazione, da un invito: «Bisogna individuare le priorità da portare in aula per concludere seriamente la legislatura» ovvero da qui a marzo, quando Monza torna al voto, non resta spazio che per il bilancio e lordinaria amministrazione.
Invito che il sindaco Michele Faglia e i suoi compagni non accolgono: loro, vogliono continuare a dibattere del piano di governo del territorio «prima della scadenza del mandato» e, attenzione, senza coinvolgere la città: «Abbiamo offerto allarchitetto Faglia e ai suoi sodali un dialogo, unopportunità per discutere e analizzare questo strumento così importante. La risposta? Quella di sempre: nessuna. Solo arroganza nei confronti del cinquanta per cento dei monzesi» continua la Casa delle Libertà.
Appuntamento, quindi, al consiglio comunale di lunedì con una nuova puntata dellurbanistica «cara al centrosinistra monzese» che tenta di svendere Monza. Futuro che la Cdl vuole impedire.
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