Cronache

«Ce la giocheremo anche a San Siro»

«Prima ci salviamo, poi potremo toglierci delle soddisfazioni...»

«Ce la giocheremo anche a San Siro». Senza spavalderia, ma con la consapevolezza dei propri mezzi Marco Rossi guarda già alla partita di domani con i nerazzurri. Gli Inter Galacticos devono fare i conti con diverse assenze da Materazzi a Stankovic, sono comunque di un altro pianeta, ma il capitano rossoblù non si scompone. «Con la Fiorentina abbiamo sfiorato la vittoria - ha dichiarato il centrocampista - a Torino non abbiamo meritato di perdere e quindi proseguiamo sulla strada del gioco». Marco Rossi l'uomo sempre per il Genoa, dalla serie B alla serie C e poi di nuovo in cadetteria e finalmente in serie A, si è pienamente calato nella realtà del suo allenatore Gian Piero Gasperini che pure lo propone in un ruolo insolito. «Già l'anno scorso avevo giocato qualche volta come difensore - afferma - quest'anno il mister mi impiega molto in questa posizione e io cerco di fare del mio meglio». E a quanto pare gli riesce bene visto che ultimamente è riuscito a bloccare clienti scomodi come Nedved e Montolivo. Certo alla Gradinata Nord mancano un po' quelle sue cavalcate sulla fascia destra con cross 'pennellati' al centro. «Arriveranno anche quelli» dichiara sorridendo magari per quel Figueroa che ha finalmente debuttato in campionato. «Sono contento per Lucho - aggiunge Rossi - se lo meritava per l'impegno e per la professionalità dimostrate fin qui. Ora gli manca il gol». Poi si cala ancora una volta nelle vesti del capitano ricordando quello che resta comunque il primo obiettivo stagionale: «Dobbiamo pensare a salvarci il più presto possibile poi una volta raggiunto questo traguardo cercheremo di toglierci delle soddisfazioni»..
Ieri Gian Piero Gasperini ha riunito tutti a Pegli. Tutti disponibili ad eccezione dei lungodegenti Santos e Papa Waigo.

Per San Siro il tecnico recupera Lucarelli reduce dalla squalifica e medita un turn over anche in vista della partita di domenica prossima al Ferraris con il Palermo.

Commenti