Roma

Ce l’ho, mi manca, è finta: «figu» contraffatte, otto edicolanti denunciati

Ventimila figurine sequestrate dalla Guardia di Finanza di Latina che ha sventato un traffico di «Panini» false in vendita in una ventina fra esercizi commerciali del Lazio e della Campania. Otto persone sono state denunciate. Contraffatte come borse di lusso, come una griffe della moda e dei gioielli. Per le figurine Panini una consacrazione definitiva, al di là del danno economico.
L’operazione, nata anche grazie alla collaborazione di alcuni collezionisti capaci d’individuare la magagna delle «figu» fasulle, è stata descritta per filo e per segno ieri mattina al Comando provinciale delle Fiamme Gialle di corso della Repubblica. Otto, tra grossisti ed edicolanti, sono stati denunciati per frode dell’esercizio del commercio, vendita di prodotti con segni mendaci e ricettazione. «Ma - almeno a sentire il colonnello Giuseppe Colombi - potrebbe essere solo la punta d’un iceberg, l’apice di un’attività illecita che potrebbe non limitarsi alla sola zona di Latina». Del resto, come specificato nel corso dell’appuntamento con i cronisti, «le indagini proseguono per risalire alla filiera del falso e per individuare tutti gli autori di questa truffa». Per scoprire il «tarocco» sono stati chiamati in causa anche alcuni esperti della Panini, che hanno collaborato di buon grado con le Fiamme Gialle. A tal proposito, è arrivata «a fagiolo» la dichiarazione di Antonio Allegra, Direttore mercato Italia figurine e card della storica azienda modenese. «Siamo sorpresi e dispiaciuti per la scoperta di questo traffico di figurine false che ha penalizzato i numerosi collezionisti soprattutto nel Lazio e in Campania - ha dichiarato lo stesso Allegra -. Siamo molto dispiaciuti soprattutto perché il danno ha riguardato in particolare i tanti bambini che collezionano le figurine dei calciatori e i genitori e i nonni che le comprano puntualmente in edicola per i loro figli e nipoti. Siamo quindi molto grati alla Guardia di Finanza per l’ottima azione svolta nelle indagini e ci auguriamo che sia stato definitivamente bloccato ogni traffico illecito di figurine dei calciatori».
Una cosa è certa: scoprire la truffa non è stato facile, soprattutto perché le sviste erano apparentemente invisibili. Un esempio? Sul retro delle bustine false compare la scritta «Made for Italy by Panini», su quelle originali si legge, invece, «Made in Italy by Panini». Una piccola svista per grandi dilettanti. Il «ce l’ho, ce l’ho, mi manca...

» può continuare.

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