(...) giornata in cui cera chi sfilava per la libertà di informazione. Con un messaggio ricevuto via mail è stato silenziato e senza avere nessuna spiegazione in merito, così i gestori del social network hanno deciso di chiudere la valvola di sfogo berlusconiana. Nessuno, però, ha pensato di stracciarsi le vesti e gridare alla censura. Ma la storia non è finita qui. Andrà avanti e arriverà anche al Senato della Repubblica grazie allintervento del senatore ligure del Popolo della Libertà Giorgio Bornacin pronto a chiedere conto al Governo su quanto accaduto. Presenterà uninterrogazione parlamentare invitando lesecutivo a dare spiegazioni. Sarà interpellato il vice ministro allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, per avere delucidazioni sui regolamenti dei social network in Italia «e per comprendere se è possibile che i gestori del sito possano oscurare il pensiero politico di una persona senza che questo abbia alcun contenuto che possa essere censurato per mancanza di rispetto, insulti o quantaltro», spiega Bornacin che rincara la dose: «Anche io sono iscritto a Facebook, ho un mio profilo e ho deciso che farò copia e incolla del pensiero pubblicato giorni fa da Andrea Cevasco e lo pubblicherò sulla mia bacheca per capire se avranno intenzione di oscurare anche un Senatore della Repubblica».
Il parlamentare ligure, esprimendo solidarietà a Cevasco per laccaduto, riconosce come nei contenuti che hanno portato alla censura dellesponente Pdl ci sia stato solo «una sana riflessione politica che non ha insultato o deriso nessuno - racconta -. Cera una valutazione politica, ha solo espressi idee e valori personali». La domanda è chiara: perché viene oscurato chi sta dalla parte del Governo? «Sappiamo come su quel sito giri qualunque cosa, (come successo in passato con gruppi di sostegno a Totò Riina o amici dei talebani che festeggiavano la morte dei soldati italiani a Kabul ndr) esigiamo di fare chiarezza sul perché Cevasco sia stato silenziato».
Intanto, non potendo far pervenire la solidarietà al «censurato» tramite internet, alcuni lettori si sono rivolti alla redazione del Giornale perché si possa far tramite per esprimergli sostegno ed incoraggiamento come Daniela Fantapiè Altobelli che chiede a tutti gli iscritti al social network di pubblicare sulla propria bacheca un messaggio in favore di Andrea Cevasco: «Trovo veramente disgustoso questo modus operandi da parte di un social network che dovrebbe essere al di sopra delle parti - scrive la lettrice -.
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