Cento cristiani nel mirino, cento cristiani da uccidere a ogni costo. La violenza religiosa nello Stato indiano dellOrissa è a una nuova drammatica svolta. Dopo gli assalti di questa settimana a villaggi e chiese, dopo luccisione di tre fedeli tra cui una donna bruciata viva, preti e vescovi temono un complotto degli estremisti indù per eliminare i principali esponenti della comunità religiosa.
«Siamo tutti nel mirino, gli estremisti indù hanno pronta la lista con i nomi di cento cristiani da uccidere e io sono uno di quelli» - ha dichiarato ieri Raphael Cheenath, arcivescovo cattolico della diocesi di Cuttack-Bhubaneswar. La gravissima minaccia resa pubblica dallalto prelato è contenuta in una lettera spedita a lui e ad altri esponenti della comunità cristiana. «La minaccia di morte è chiara ed esplicita, la lettera promette la mia eliminazione» chiarisce larcivescovo, ricordando che il coprifuoco imposto dopo le violenze degli ultimi giorni non basta a bloccare gli assalti.
«Lamministrazione è assolutamente irresponsabile, la situazione è ormai fuori controllo - accusa monsignor Cheenath - il coprifuoco non serve a nulla, qui solo i cristiani rispettano la legge, gli altri sono assolutamente liberi di bruciare chiese e uccidere senza che nessuno alzi un dito per fermarli».
La denuncia del vescovo è confermata dallappello al governo indiano lanciato ieri da Amnesty International. Lorganizzazione sollecita Nuova Delhi a «far seguire alle parole fatti concreti per garantire che le minoranze cristiane dello Stato di Orissa siano protette da ulteriori atti di violenza». I ventimila cristiani rifugiatisi a settembre nei campi di raccolta istituiti dal governo di Orissa subiscono, stando ad Amnesty, costanti intimidazione degli estremisti indù che promettono di ucciderli se torneranno ai loro villaggi senza essersi convertiti allinduismo.
E a nulla sarebbero servite le assicurazioni fornite alla Francia, in qualità di presidente di turno dellUnione europea, dal primo ministro indiano Manmohan Singh.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.