Centrale, 500 telecamere da «urlo»

Un «grande fratello», composto da circa cinquecento telecamere, garantirà entro un anno e mezzo il pieno controllo della stazione Centrale e dei suoi dintorni.
Lo ha riferito ieri il vicesindaco Riccardo De Corato, durante un sopralluogo effettuato dopo le violenze registrate negli ultimi giorni in città. Il nuovo sistema di videosorveglianza sarà dotato anche di telecamere «urla e sparo», munite di microfoni direzionali e che, in seguito a un rumore sospetto, interrompono la ronda automatica, si dirigono verso l’obiettivo e lo puntano, illuminando l’area circostante e allertando le forze dell’ordine a cui sono collegate.
Dodici entreranno in azione entro novembre, dieci in stazione Centrale e due rispettivamente in Porta Vittoria, dove si è consumato il primo stupro ai danni di un’infermiera, e alle colonne di San Lorenzo.
«La stazione cambierà completamente - ha detto De Corato riferendosi anche ai lavori per il rinnovo dello scalo -. Il degrado finalmente sparirà, con ripercussioni positive per tutta la zona, da corso Buenos Aires a Melchiorre Gioia».


Da luglio sono in fase di sperimentazione anche dieci colonnine Sos: premendo un pulsante ci si potrà collegare con la centrale di Polizia di via Fatebenefratelli e segnalare eventuali pericoli, mentre una luce gialla si illumina per attirare l’attenzione.

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