Cronaca locale

Chiusura centri estivi, rivolta delle famiglie

Per molte famiglie un'altra "tegola". Il sindaco Sala: "Senza aiuti costretti ai tagli"

Chiusura centri estivi, rivolta delle famiglie

Quando è partita, on line, in poche ore ha raccolto 500 firme che ora crescono di minuto in minuto. Sono passati appena due giorni da quando il Comune ha annunciato che per l'estate prossima, senza un aiuto da parte del Governo, sono a rischio i Centri estivi e le Case vacanza che già la protesta dei genitori si è tradotta in una raccolta di quasi duemila firme. Ieri pomeriggio erano per l'esattezza 1865, ma chi apre oggi il link sulla pagina del Comune troverà già una cifra più alta. «La mancata attivazione o anche la riduzione di questo servizio - scrive l'associazione che l'ha promossa Priorità alla scuola - peserebbero enormemente sulle famiglie, in primis sulle donne e soprattutto quelle con redditi più bassi che comunque non hanno opzioni alternative in termini economici (campus privati), o sociali (sostegno familiare, principalmente nonni ecc)».

I Centri del Comune da sempre, specie in una città come Milano, sono un aiuto fondamentale quando le chiuse a giugno chiudono i battenti e molti genitori si trovano qui, spesso anche da soli senza nonni o comunque aiuti familiari. «Senza dimentica - proseguono nella petizione - che i centri estivi garantiscono da sempre l'accoglienza di numerosi bambini con disabilità che difficilmente troverebbero proposte alternative, valide e a costi calmierati come quelle comunali». Quindi chiedono «con forza all'amministrazione, al sindaco, alla vice-sindaca e assessora all'Istruzione» non solo «di non privare le famiglie di questo servizio fondamentale», ma chiedono di più e cioè anche di «battersi per garantirlo almeno negli stessi termini dello scorso anno». Per concludere citano infatti qualche numero: la scorsa estate solo per i centri estivi delle scuole primarie hanno fatto domanda 5mila famiglie.

Il Comune taglia e tira in ballo il Governo. «I Comuni hanno bisogno di aiuto. Ci viene chiesto tanto e dato troppo poco da parte del governo», ha replicato l'assessore Scavuzzo. «Se il Governo non ci dà fondi - ha detto il sindaco Sala - siamo in grande difficoltà. Col Governo ci stiamo già parlando.

Speriamo ancora che possa intervenire, altrimenti siamo costretti atagli che non vorremmo fare».

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