Giovedì 16 luglio alle 15 (e in caso di parità il giorno successivo alla stessa ora) si scioglieranno tutti i nodi sul misterioso nuovo consigliere che andrà ad occupare la poltrona di presidente del Municipio Centro Est. Dopo la caduta di Aldo Siri i due fronti che si contendono la poltrona più alta del centro storico lavorano a pieno ritmo nella speranza di chiudere portando a casa la partita. Lunico candidato ufficiale al momento resta il biasottiano Enrico Cimaschi che sa già di avere con sé il suo gruppo più il Pdl e i consiglieri della Lega Nord. Regna sempre qualche riserva su quello che potrà fare Alessandra Di Mattia del Popolo della Libertà ma una delle appartenenti alla fronda che fece sfiduciare Siri. Mentre è mistero intorno a Vincenzo Falcone, unico esponente del gruppo di Allenza Nazionale che i rumors ieri davano vicino ad unintesa con il centrosinistra. Più che politica, quella nel Centro Est, sembra diventata la piazza del calcio mercato dove ognuno chiede qualcosa in cambio di un voto indispensabile, oppure passano offerte e contro richieste.
Lultima candidatura a saltare è stata quella di Maria Piacentino Peter, Udc, che sembrava essere destinata a sostenere una coalizione formata dal centrosinistra più lUdc e, appunto, almeno uno tra Vincenzo Falcone (An), Vicky Musso (gruppo misto) e Alessandra Di Mattia (Pdl).
Dopo il retroscena svelato qualche giorno fa sulle nostre pagine il banco è saltato visto che Peter smentisce un suo coinvolgimento diretto: «Non ho mai chiesto di diventare presidente del Municipio e non lo sarò» precisa la consigliere municipale eletta con Forza Italia e passata allUdc dopo essere stata anche nel gruppo del Pdl «quello che spero è che a governare questa municipalità vadano persone che abbiano a cuore il progetto del Centro Est senza guardare alle appartenenze politiche». Eppure, i giochi che davano la Peter presidente di una giunta di centrosinistra sembravano chiusi. Chiusi intorno ad un nome meno scomodo di quello di Emanuele Russo, altro esponente del partito centrista. A questo punto il passo indietro della Peter (che ha smentito anche di aver deciso di abbandonare la precedente coalizione per la presenza della Lega Nord, ma per incomprensioni con lassessore Pizzolo) lascerebbe il campo a Russo, collega di gruppo ed ex assessore della giunta Siri che da tempo si starebbe preparando a prendere il posto del suo ex mini sindaco. Ma Russo, proprio per i suoi trascorsi nella municipalità appena caduta, non trova le simpatie di tutti i membri del gruppo Pd. Andando, però, al di fuori dellUdc è difficile immaginare come il partito di Casini possa accettare di sostenere un ribaltone senza il premio della poltrona più alta.
Tornando al centrodestra, addirittura leurodeputato Mario Mauro (Pdl) è intervenuto sulla vicenda inviando una lettera a tutti i consiglieri che sostenevano Siri esprimendo loro la vicinanza politica e assicurando impegno se riuscissero a portare avanti il loro lavoro.
Centro Est Salta un ribaltone, pronto laltro
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