«La scelta di Tabacci è solo sua. Quindi faccia ciò che vuole. Se dovremo votare contro Pisapia lo faremo». In unintervista ad Affari, il coordinatore lombardo dellUdc Savino Pezzotta scarica loperazione che ha portato lesponente di punta dellApi di Francesco Rutelli dentro la giunta di sinistra di Giuliano Pisapia. Le dichiarazioni di Pezzotta sono doppiamente interessanti in chiave centrista, prima di tutto perché dà il senso dellattuale confusione che regna nel cosiddetto Terzo polo, in cui in teoria Tabacci (presidente dellApi) e Pezzotta sono alleati (dopo aver sostenuto la corsa a sindaco di Manfredi Palmeri), ma forse sarebbe meglio dire erano alleati. Da notare anche il fatto che lex segretario generale della Cisl, proprio insieme a Tabacci aveva fondato la «Rosa bianca», un movimento che ha aderito allUdc, da cui Tabacci, ex presidente della Regione Lombardia, è uscito per aderire allApi, il piccolo partito creato da Rutelli con i transfughi del Pd.
«La scelta di Tabacci- commenta ora Pezzotta - è una scelta sua. Punto. Non cambia niente. Il Terzo Polo, se decide che una cosa non va bene, voterà contro Pisapia. Noi non entriamo in giunta a Milano. Entra solo Tabacci. Questo deve essere chiaro». A chi, come Filippo Penati del Pd, dice che lentrata in giunta di Tabacci è vista con interesse dalla politica nazionale, Pezzotta replica che «la scelta è solo personale. È una scelta che non ci coinvolge, perché Tabacci non lha discussa.
Centro spaccato Pezzotta: «Tabacci in giunta? Fatti suoi, noi contrari»
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