Roma

In centro? Vivono solo i rumori

In piazza di Pietra nata un’associazione che difende residenti e commercianti dall’inquinamento acustico

Michela Giachetta

Residenti e commercianti dalla stessa parte. Sembra fantasia, ma accade davvero e in pieno centro storico. In piazza di Pietra, precisamente. Hanno costituito un’associazione gli abitanti e i gestori di esercizi commerciali nella zona. Per cercare di arrivare là dove il Comune o chi per esso non è riuscito, al momento, ad arrivare. Chiedono il rispetto di normative già in vigore, ma mai applicate. Chiedono di essere ascoltati.
«Piazza di Pietra è un’isola pedonale, ma solo sulla carta - lamenta Filippo Anfosso, presidente della neonata associazione “Amici Piazza di Pietra” -. Lì, infatti, transitano i mezzi di trasporto più diversi e nessuno fa niente». Abbiamo più volte chiamato i vigili - continua Anfosso - ma non sono mai intervenuti». «Quello dell’isola pedonale non è il solo problema della zona - interviene Sofia De Dominicis, residente in Piazza di Pietra -. L’inquinamento acustico ci preoccupa possibilmente di più». Ogni giorno gruppi di suonatori si presentano regolarmente nella piazzetta e suonano violini, pianole elettroniche, il tutto con amplificatori. E in tutti i gruppi, che si alternano con flusso continuo dalle 10 di mattina a mezzanotte, sono presenti dei minori. La delibera comunale n.68 del 2000 vieta ad artisti bambini di suonare per strada e consente l’esibizione nello stesso luogo per un massimo di due ore.

Questa la legge che viene «interpretata» dai vigili urbani in maniera non letterale, diciamo così, magari facendo semplicemente spostare l’artista di 50 metri. Ma il risultato non cambia. Quello che va cambiato, secondo Giuseppe Lobefaro, presidente del I municipio è la delibera, «perché non è chiara». O forse basterebbe applicare «con buon senso» quella che già c’è.

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