RomaSe si prova a dare della «Epifani in gonnella» al candidato governatore del Lazio per il Pdl, è naturale che qualcuno storca la bocca. O che altri si alzino a puntualizzare. Fa sorridere però che la bocciatura politica espressa dal nostro direttore, interpellato da unagenzia di stampa sulla candidatura della Polverini, diventi un «pesante attacco» per il sitoweb della Repubblica. Questa volta i vertici del Pdl si trovano in sintonia con il giornale di largo Fochetti.
Eppure la tesi di Feltri si fonda solo sulle credenziali della Polverini. «Votare Renata Polverini se fossi un cittadino del Lazio? Non se ne parla nemmeno». Così la risposta del nostro direttore a Omniroma. Feltri definisce il segretario dellUgl «un Guglielmo Epifani in gonnella» e dubita che «una sindacalista che durante il suo mandato ha visto diminuire i suoi iscritti possa far guadagnare invece voti al centrodestra in una competizione elettorale».
Da Bondi a Tajani da Giro a Storace tutti difendono la candidata Polverini più che il segretario dellUgl. Oltre al calo di iscritti del suo sindacato, Feltri accusa Polverini di fare un sindacalismo «simile a quello che farebbe la Cgil». «Ne ho avuto la prova durante un dibattito in tv - continua Feltri -. Chiesi alla Polverini se non ritenesse una discriminazione per le donne il fatto che vadano in pensione cinque anni prima degli uomini. Lei per tutta risposta mi ha attaccato, dimostrando di non aver capito niente di quello che avevo detto, con argomentazioni degne di un Epifani».
La prima reazione alle dichiarazioni di Feltri - come era facile prevedere - è arrivata da Ffwebmagazine.it, il sito della fondazione diretta da Gianfranco Fini. «Da quando piacere a tutti è un paradosso?» si chiedono i finiani. Che aggiungono: «Non è che la Polverini fa paura anche a destra perché rappresenta un altro modello politico?».
Sulla sua capacità di intercettare voti a sinistra punta Francesco Giro. «La Polverini - spiega il sottosegretario ai Beni culturali - fa paura unicamente ai dirigenti della sinistra. E non tanto ai suoi elettori. Ma gli elettori della sinistra sono da tempo lontani dai loro dirigenti». Gli fa eco lo stesso ministro Bondi. «È proprio con candidati come Renata Polverini - spiega il coordinatore nazionale - che il Pdl si avvia ad estendere i propri consensi alle prossime elezioni regionali in numerose regioni finora governate, purtroppo malamente, dalla sinistra».
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