Il centrodestra sceglie ancora Campodonico

Il centrodestra sceglie ancora Campodonico

Mentore Campodonico, attuale primo cittadino di Rapallo, sarà il candidato sindaco del centro-destra anche alle elezioni del 2012. Ad accogliere la notizia né squilli di tromba né campane a festa, ma le sirene di un'ambulanza: nella riunione del direttivo cittadino del Popolo della Libertà, infatti, devono intervenire i mezzi di soccorso per curare Remo Castruccio, colto da malore e trasportato all'ospedale di Lavagna. Per il membro del direttivo azzurro, reduce da un infortunio, è troppo forte lo stress di una serata decisiva per la scelta del futuro primo cittadino.
Un mancamento che arriva al termine di un intervento che infiamma la riunione nel momento in cui chi ha qualcosa da dire «deve farlo subito o tacere per sempre». Castruccio, tra lo stupore di molti, si alza in piedi e indica Carlo Bagnasco come sindaco ideale. Un problema.
Perché se il nome del giovane consigliere venisse posto in votazione troverebbe il consenso della maggioranza del direttivo mettendo in difficoltà il partito. Ma Bagnasco Jr, in passato non proprio tenerissimo con il primo cittadino, stoppa sul nascere possibili tensioni declinando l'invito. Tra gli interventi più apprezzati c'è quello del consigliere comunale Umberto Amoretti la cui disamina politica induce ad ulteriori riflessioni. Al momento di votare, però, un terzo dei membri del direttivo esprime parere negativo alla ricandidatura di Campodonico: dei 18 presenti, cinque votano contro e uno si astiene. Tra questi spiccano i «no» dell'area che si riferisce al consigliere comunale Salvatore Alongi e agli ex assessori Gianni Arena e Pierangelo Paganini. Gli altri due terzi del direttivo, invece, rendono merito al sindaco, capace di aver creato un progetto politico credibile convincendo anche parte dei bagnaschiani.
Nel 2012 Campodonico sarà sostenuto, salvo sorprese, anche dalla Lega Nord e dall'Udc.

Il coordinatore Domenico Cianci ed il suo vice Carlo Bagnasco sono soddisfatti: «Ci impegniamo per rafforzare la squadra anche con persone nuove e con stimoli diversi, coinvolgendo associazioni, comitati e cittadini in modo che ognuno possa dare il proprio contributo al miglioramento della nostra città». Adesso tocca agli altri fare la prossima mossa: nella speranza che non servano altre ambulanze.

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