Gian Maria De Francesco
da Roma
La Casa delle libertà è contraria a qualsiasi discussione in materia di eutanasia. Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc e Lega Nord ritengono che il diritto alla vita, in quanto inalienabile, non possa essere limitato in nessun modo anche quando si tratta di malati terminali che vogliono porre fine alla loro esistenza per evitare sofferenze. Lappello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affinché si apra un dibattito in Parlamento non ha pertanto determinato ripensamenti allinterno del centrodestra.
«Sono contrario alleutanasia: credo che le priorità siano altre». Lex presidente del Senato, Marcello Pera (Fi), ha liquidato la questione in questo modo. Anche il presidente della Regione Lombardia, lazzurro Roberto Formigoni, ha ribadito di non voler indietreggiare rispetto ai propri principi. «Non sono contrario a discuterne, sono contrarissimo alleutanasia», ha detto invitando la classe politica a «interrogarsi sul fatto che lasciamo soli troppe volte i malati che per disperazione possono essere spinti a chiedere leutanasia». Sempre nellala cattolica di Forza Italia, il deputato Maurizio Lupi, ha ricordato che «la legge non può arrogarsi il diritto di decidere della vita o della morte» perché «lintangibilità della vita umana è un mistero al quale anche la politica deve guardare con rispetto e sottostare».
Anche Alleanza Nazionale ha declinato con cortesia linvito di Napolitano. «Con tutto il rispetto, il capo dello Stato - ha dichiarato Gianni Alemanno - non dovrebbe lanciare messaggi e aprire dibattiti che spaccano il Paese e sono estranei alla nostra cultura». Secondo lesponente di An, «parlare di eutanasia significa dare fiato a quelle correnti marximaliste e ultralaiciste che sono già state sonoramente sconfitte nel referendum sulla fecondazione assistita». Perentorio anche il senatore Rosario Pedrizzi che ha ricordato come «la princiaple obiezione alla legalizzazione delle forme di eutanasia è costituita proprio dallinsussistenza giuridica di tale diritto». Alfredo Mantovano ha invece invitato a non strumentalizzare i «casi pietosi» giacché «la scorciatoia di una legge sulleutanasia è lacerante e inumana», mentre «lunica strada praticabile è quella di non abbandonare a se stesso il morente».
Scontata lopposizione dellUdc a qualsiasi proposta tanatologica. «Quando uno è disperato e chiede di essere ucciso, cerchiamo di aiutarlo a ritrovare la speranza. Non è vero che cè un vuoto legislativo: la legge italiana dice che leutanasia è vietata», ha tagliato corto il presidente del partito centrista, Rocco Buttiglione. Il portavoce nazionale dellUdc, Michele Vietti, ha precisato che «la malattia, in particolare terminale, merita sempre rispetto e mai può essere oggetto di strumentalizzazioni». In questo senso, linvito del presidente Napolitano può essere accolto limitatamente a un «confronto sullaccanimento terapeutico».
Il vicepresidente del Senato e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, Roberto Calderoli, ha invece premesso che «privare un essere umano della propria vita è sempre una forma di violenza», pertanto «il rispetto della vita è un principio non negoziabile». Anche dal Carroccio, quindi, nessuna disponibilità a trattare sulla materia.
Dallinsieme della Cdl si sono levate solo due voci contrarie a questa linea comune, entrambe da Forza Italia.
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