Gian Maria De Francesco
da Roma
Il mondo politico italiano ieri si è immediatamente stretto attorno al leader della Casa delle libertà, Silvio Berlusconi, per esprimergli solidarietà e affetto dopo il leggero malore che lo ha colpito al convegno di Montecatini. Ma oltre alla forte emozione bipartisan del momento cè anche un dato importante che gli esponenti di Forza Italia e gli alleati della Cdl hanno voluto sottolineare: Silvio Berlusconi sarà in Piazza San Giovanni a Roma il 2 dicembre prossimo per guidare la manifestazione contro la Finanziaria.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Napoli in visita ufficiale, ha telefonato allex premier per esprimergli il suo «augurio di pronto ristabilimento». Così pure i presidente del Senato, Franco Marini, e della Camera, Fausto Bertinotti, che lo hanno chiamato per sincerarsi delle sue condizioni. Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha messo da parte la forte contrapposizione politica con il suo avversario di sempre e gli ha inviato un messaggio. «Caro Silvio - recita il testo - sono rimasto particolarmente turbato e preoccupato di quanto accaduto oggi mentre parlavi con la consueta grinta ai giovani del tuo partito. Sono certo si sia trattato di un piccolo problema e ti auguro la più pronta guarigione».
Il premier ha inoltre contattato personalmente lex sottosegretario Gianni Letta che lo ha rassicurato sulle condizioni di salute del suo predecessore. «Ringraziamo Prodi e penso che il presidente lo farà di persona», ha detto il portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti, estendendo il ringraziamento anche al ministro per le Riforme, Vannino Chiti, uno dei primi a formulare i propri auguri al presidente di Forza Italia.
I leader della Cdl hanno monitorato la situazione. Il presidente di An, Gianfranco Fini, si è tenuto sempre informato delle condizioni di salute di Berlusconi. Pier Ferdinando Casini dellUdc, dopo aver raggiunto telefonicamente Gianni Letta, nel corso del pomeriggio ha sentito anche lex premier con il quale ha avuto una «lunga e affettuosa» telefonata. Un segnale politico importante. E pure il capogruppo della Lega alla Camera, Roberto Maroni, ha espresso al telefono «vicinanza e solidarietà».
Il senatore di Fi, Marcello DellUtri, organizzatore del convegno di Montecatini, ha subito sgomberato il campo delle illazioni che improvvisamente davano per scontato il forfait di Berlusconi alla kermesse anti-manovra di sabato prossimo. «Escludo - ha dichiarato - che il presidente non sarà alla manifestazione. Se è venuto a Montecatini in condizioni un po febbricitanti, figurarsi adesso che sta meglio se non sarà sabato a Roma». E Paolo Bonaiuti ha precisato che il leader di Forza Italia «finirà il 2 dicembre» il discorso che non ha potuto portare a termine a Montecatini. Anche altri esponenti della Cdl si attendono per sabato un Berlusconi pugnace come al solito. «Lo aspettiamo tutti con la grinta di sempre alla manifestazione del 2 dicembre», ha detto lex presidente del Senato, Marcello Pera (Fi). «Saremo in piazza al suo fianco per fargli sentire il sentimento di gratitudine e riconoscenza per quello che ha fatto e che farà per il Paese», ha sottolineato Renato Schifani, presidente dei senatori azzurri. «Lappuntamento è per sabato prossimo a Roma», ha chiosato il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli.
Tra gli altri attestati di stima particolare rilevanza ha quello del vicepremier Massimo DAlema che con Berlusconi inaugurò la breve stagione della Bicamerale. «Un augurio di pronta guarigione, certo di averla presto di nuovo protagonista della vita politica del Paese», il testo del telegramma dellesponente diessino. Anche laltro vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli, ha inviato un messaggio di auguri al numero uno della Cdl. Per i Ds è stato il segretario Piero Fassino a contattare Gianni Letta, mentre il leader di Rifondazione, Franco Giordano, ha espresso solidarietà al coordinatore di Fi, Sandro Bondi. I ministri Mastella, Bersani e Pecoraro Scanio hanno inviato i propri auguri a mezzo comunicato stampa. Fiducioso il segretario dellUdc, Lorenzo Cesa. «Sono convinto - ha dichiarato - che la grande determinazione che lo contraddistingue gli sarà di aiuto per tornare presto attivo e vigile oppositore al governo Prodi».
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