Il cervello è tutto un clic

Gli scienziati annunciano a getto continuo la scoperta di segreti «interruttori cerebrali», uno per ogni aspetto della vita quotidiana Baci, sapori, sogni e brutti ricordi: per tutto c’è un «pulsante»

Il cervello è tutto un clic

Un cervello tutto da ridere. Attorno alla psiche i «clamorosi» annunci scientifici si sprecano e a renderli puntualmente «epocali» provvedono i mezzi di informazione. Il combinato disposto di questi due elementi ha portato ai seguenti titoli sui giornali: «Scoperta la proteina-camallo, scaricatore dei neuroni»; «Scoperta nel cervello la “sfera di cristallo” per leggere il futuro»; «Cervello: longevo quello di lei, geometrico quello di lui»; «Il cervelo preferisce il cioccolato ai baci»; «Muovete gli occhi e avrete più memoria»; «Scoperto l’interruttore dell’obesità»; «Scoperto il legame tra scelte morali ed emozioni»; «Il cervello ha più di un orologio, così il tempo non passa mai». Interruttori cerebrali che aspirano a illuminare tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana.

Troppa fantasia
Notizie serie? Informazioni attendibili? A voler essere buoni possiamo dire che si tratta di ricerche «parzialmente» serie e attendibili, integrate spesso da una massiccia dose di esagerazioni e semplificazioni. Del resto il cervello rimane ancora oggi la parte più misteriosa del nostro corpo ed è quindi facile che attorno al suo funzionamento voli qualche «fantasia» di troppo. Negli Stati Uniti hanno coniato il termine di «Harry Potter’s Science» per indicare esperimenti dalla grande suggesione mediatica, ma decisamente poco proficui per l’umanità. Trovare il giusto equilibro non è facile, considerato che la pubblicazione dei vari studi sulle riviste specializzate rappresenta il passepartout per ingenti finanziamenti a cui non sono estranee né le testate più o meno autorevoli che ospitano i risultati delle ricerche, né le case farmaceutiche che commissionano gli esperimenti.

Mai più brutti ricordi
L’ultimo esempio è proprio dei giorni scorsi ed ha subito fatto il giro del mondo: «Si chiama “CaMKII” ed è la “proteina della memoria”: modificando la sua attività sembra infatti possibile formare o cancellare i ricordi. La scoperta è di ricercatori della Brandeis University presso Waltham in Massachusetts (Usa), che hanno compiuto i loro esperimenti su sezioni di ippocampo, il regno dei ricordi, del cervello di topolini. Controllando l’attività dell’enzima con un’altra molecola, i biologi hanno scoperto per la prima volta che inibendo CaMKII i ricordi vengono eliminati».
Un meccanismo che, se fosse davvero in questi termini, meriterebbe il Nobel per la medicina. Un riconoscimento che però difficilmente verrà assegnato ai cervelli della «Brandeis University» definito un «ateneo di indiscusso prestigio internazionale» solamente dai mass media che hanno rilanciato enfaticamente la notizia; peccato che di questa «decisiva scoperta» non ci sia traccia in nessuno dei principali siti scientifici presenti sul web. Almeno in riferimento al 2007. Perché infatti se allarghiamo la ricerca agli ultimi anni scopriamo che questa «eccezionale novità» era già stata annunciata, esattamente negli stessi termini di oggi, nel lontano giugno 2004. Stessa sorte per la presunta scoperta di tanti altri «psico-interruttori», destinati a sgonfiarsi - anzi, a spegnersi - nel breve arco temporale di una semplice verifica.

Fame a comando?
«In chi è obeso il sistema di segnali cellulari che regola il peso corporeo si “spegne”. Lo ha dimostrato, seguendo il processo a livello neuronale, una ricerca americana pubblicata dalla rivista Cell Metabolism». Che qualche giorno dopo si affretta a precisare: «Mai pubblicato nulla di simile...».
E ancora: «Acidi, Lsd, mescalina, funghi magici e molto altro: il segreto degli allucinogeni e di come si sortiscano i loro effetti sul cervello è stato finalmente svelato dopo anni di ricerca. La scoperta è stata resa nota dalla rivista Neuron». Un piccolo dettaglio: la stessa ricerca era stata pubblicata, tre anni prima, da una rivista concorrente...

Cioccolata e baci
«Quando si scioglie in bocca il cioccolato è più sensuale di un bacio appassionato e dura fino a quattro volte di più». La scoperta è del professor David Lewis, uno scienziato del Mid Lab di Londra a capo di un gruppo di ricerca creato da industrie del settore. «Industrie del settore»? Indovinate quale settore? I produttori di cioccolato, ovviamente...

Veggenti cerebrali
«Nel nostro cervello esiste una sorta di “sfera di cristallo” per vedere e immaginare il futuro e fare così valutazioni a lungo termine». Lo riferisce la rivista The Proceedings of the National Academy of Science annunciando la scoperta di una misteriosa proteina. Che da oggi conterà certamente anche sugli abbonamenti di maghi e veggenti di varia natura.

Addio smemorati
«Muovete gli occhi da una parte all’altra per 30 secondi ogni mattina e la vostra memoria aumenterà del dieci per cento». Lo raccomanda uno studio realizzato in Gran Bretagna.


«Secondo gli scienziati che hanno effettuato la ricerca - prosegue l’articolo di presentazione sul britannico Times - questo semplice esercizio funziona perché permette ai due emisferi del cervello di interagire in maniera più efficiente». Il commento della stessa comunità scientifica inglese? «Mai sentito nulla di più ridicolo...».

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