«I pendolari hanno ragione. I disagi di questi ultimi giorni sono inaccettabili». Lassessore lombardo ai Trasporti Raffaele Cattaneo si rende perfettamente conto del calvario che i viaggiatori hanno dovuto sopportare tra ritardi e treni guasti in concomitanza con lavvio dellorario invernale. E scuote la testa davanti ai tabelloni delle ferrovie che raccontano di una puntualità entro i 15 minuti di appena il 5 per cento dei treni. Mercoledì notte lassessore, assieme a una squadra di 40 funzionari di Regione Lombardia, ha organizzato una serie di blitz a sorpresa sui treni e nelle stazioni più frequentate. A mezzanotte era allofficina di Novate, alle 2 di notte a Gallarate. E poi allalba a Varese, Saronno, Busto Arsizio. E infine a Lambrate, per fare il punto della situazione con i suoi collaboratori che a loro volta sono saliti «random» su altrettanti convogli locali. Dallispezione improvvisata sono emerse le magagne dei sistema ferroviario: dai ritardi accumulati in stazione per far salire i pendolari in attesa sulla banchina a qualche finestrino rotto, dai problemi sulla rete ferroviaria ai cambi bloccati per il gelo. A rendersi conto della situazione è anche lamministratore delegato di Trenitalia-LeNord Giuseppe Biesuz, che tuttavia non intende dare la colpa al freddo e al maltempo per i ritardi accumulati: «Non abbiamo nessuna scusante. È normale che a dicembre nevichi - sostiene - La neve non deve affatto essere un alibi».
Per rimborsare i pendolari, a gennaio è in arrivo una sorta di bonus: «In qualche modo - spiega Biesuz - vogliamo restituire ai viaggiatori il tempo che hanno perso e risarcire i disagi che hanno dovuto sopportare per i ritardi». Vero. Ma nel frattempo non ci sarà nessuna retromarcia sui rincari delle tariffe. O meglio, ci sarà solo in proporzione al ridimensionamento dei tagli sui trasporti regionali da parte del governo. «Non appena da Roma metteranno nero su bianco i numeri - spiega lassessore Cattaneo - potremo determinare con più precisione laumento dei biglietti, che in ogni caso non supererà il 25% del costo attuale e che, più o meno, corrisponderà al costo di quattro caffè al mese». In sostanza, pur avendo toccato con mano cosa significa alzarsi allalba ogni mattina e prendere il treno per raggiungere Milano, Cattaneo chiede uno sforzo economico ai pendolari, convinto del fatto che la maggior parte di loro «sarà disposta a pagare qualcosa in più per poter avere un servizio che funziona e treni più puntuali. Chiedo un gesto di responsabilità, senza dovermi sentire un disgraziato nel momento in cui aumento le tariffe».
Dopo il sopralluogo-blitz, è stata decisa la linea da seguire per il 2011: ad esempio, lidea del «deposito esteso» per la manutenzione ordinaria dei treni durante la notte funziona bene e permette di provvedere a piccoli guasti di porte o pedane.
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