«Che errore quella censura»

«Che errore quella censura»

La Rai ha sbagliato a impedire al giornalista del Giornale Filippo Facci di partecipare alla trasmissione Annozero su Enzo Biagi dopo un suo commento nel quale aveva definito la tv di Stato «una cloaca». Dopo gli interventi a difesa di Facci dei giorni scorsi (il ds Giulietti, Capezzone, Vittorio Craxi, il dl Merlo), ieri sono intervenuti anche Marco Travaglio (sull’Unità) e Massimo Gramellini (sulla Stampa). Nei loro commenti, dei quali pubblichiamo ampi stralci, i due giornalisti hanno accusato i dirigenti di Viale Mazzini di essere ostaggio dei partiti di centrosinistra. Gramellini giudica «aberrante» che Viale Mazzini abbia tolto la parola a chi «ha osato criticare con linguaggio ruvido la tv pubblica». Dello stesso avviso anche Travaglio, che sul quotidiano fondato da Antonio Gramsci punta il dito contro i vertici Rai: «Dire: ti ho querelato, quindi non entri è un abuso illiberale - commenta - come se le Poste non consegnassero più le lettere a chi è in causa con loro».

L’autodifesa del presidente di Viale Mazzini Claudio Petruccioli («La querela era necessaria per tutelare la dignità della mia Rai»), pubblicata ieri da Repubblica e della quale pubblichiamo una sintesi, suona quasi come un autogol.\

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