Che fiuto Scotland Yard! Il killer dei francesi messo in sala d’attesa

da Londra

Che si fa davanti a un possibile omicida pronto a confessare? Per prima cosa lo si fa accomodare in sala d'aspetto. Che diamine, la cortesia innanzitutto. Sembra che abbiano fatto propri così i ragazzi di Scotland Yard ieri, quando si sono trovati a tu per tu con il secondo sospetto del feroce omicidio di due ragazzi francesi avvenuto a Londra qualche giorno fa. «Sono stato io a ucciderli», avrebbe dichiarato l'uomo che si sarebbe presentato spontaneamente in una stazione di polizia della capitale. Secondo quanto raccontato dal Sun, di fronte alla sbalorditiva confessione, un poliziotto, quasi infastidito, avrebbe invitato l'individuo ad attendere nella sala d'aspetto. Senza neppure notare le ustioni di terzo grado che questi aveva sul braccio, dettaglio non di poco conto dato che chi ha ucciso i due studenti francesi ha poi anche incendiato la loro abitazione.
Insomma c'è voluto un bel po' perché gli agenti si accorgessero che un potenziale assassino se ne stava in impaziente attesa nella loro sala d'aspetto inveendo contro la loro mancanza di sensibilità. Alla fine prima d'interrogarlo e arrestarlo, gli agenti hanno dovuto accompagnarlo in ospedale a causa delle brutte bruciature che aveva sul braccio. Attualmente si trova ancora in stato di fermo, ma Scotland Yard non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione in merito. La cautela è d'obbligo a questo punto visto le circostanze tragicomiche in cui è avvenuto il fermo. Dopotutto i detective di una delle polizie più famose del mondo sono già stati fortunati a non esserselo lasciato scappare sotto il naso. Nessuno probabilmente si sarebbe accorto di nulla se durante l'attesa il sospetto avesse cambiato idea sulla confessione e avesse deciso di andarsene per i fatti propri. Di certo dalla polizia britannica ci si può aspettare di più, anche se non è la prima volta che i suoi agenti finiscono sulle pagine di cronaca per le loro azioni maldestre. Come quella volta che fecero irruzione nell'abitazione privata del signor David Williams, allertati dall'ombra di qualcuno che se ne stava armato dietro la porta d'ingresso. Peccato che si trattasse del manichino di Lara Croft a grandezza naturale - ovviamente armato - che il signor William aveva messo all'asta su eBay. E a proposito di pupazzi, pare che il poliziotto Steve, la mascotte di Scotland Yard, non vada più bene per rappresentarla. Troppo bianco, troppo biondo, perfino troppo maschio. Sembra che il suo aspetto facesse sentire esclusi i poliziotti di altre etnie e le donne. Così, per rimediare, verranno spese 15mila sterline per inventare una nuova mascotte che rappresenti maschi e femmine, bianchi e neri, senza esclusione. Ma il solito Teddy Bear non sarebbe stato meglio
Comunque Scotland Yard sulle questioni delle minoranze è sempre stata più che corretta. Basti pensare che l'anno scorso un suo agente musulmano si è rifiutato di fare la guardia di fronte all'ambasciata israeliana a Londra spiegando che la sua coscienza si ribellava di fronte all'invasione del Libano da parte dell'esercito d'Israele. I suoi superiori si sono forse arrabbiati? Affatto, l'hanno solo spostato su un altro incarico che potesse conciliarsi con la sua tormentata coscienza di musulmano. Ad ogni modo questi agenti britannici saranno anche pasticcioni di tanto in tanto, a volte fin troppo politically correct, ma bisogna ammettere che non si danno facilmente per vinti. Quando si appassionano a un caso è difficile che lo lascino andare. Pensate a Jack lo Squartatore. Sono passati 120 anni e di questo affascinante serial killer si sa poco o nulla.

Gli inquirenti sono riusciti a raccogliere soltanto una manciata d'indizi e la maggior parte sembra che siano stati inviati per posta dallo stesso Ripper. Eppure Scotland Yard tiene ancora aperto il suo fascicolo. Non si sa mai che questo tenti di farsi vivo. A lui forse non diranno di accomodarsi in sala d'aspetto…

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