Rosa, Rosae: incubi da prima declinazione latina, ricordi romantici sulle note di Francesco De Gregori o sul ritmo del tango satirico di Jacques Brel. Rosa: sostantivo ripetuto e accarezzato da Gertrude Stein in un celebre verso. Ideale di eleganza e bellezza nei lievi amori cortesi, emblema del segreto e del tempo che scorre, simbolo religioso: è il fiore più cantato e raffigurato.
Attributo di Afrodite, volteggia come pioggia nella «Nascita di Venere» di Botticelli. Segno distintivo della Grande Madre precristiana, accompagna l'immagine di Maria, Madonna del roseto. A torto o a ragione regina dell'universo floreale, la sua corona vellutata ha estimatori dalla notte dei tempi: coltivata da Sumeri, Egizi, Greci e Romani sia a scopo ornamentale sia per estrarne l'olio essenziale, di lei si parla ormai da 5000 anni.
Quando sbocciano le rose, nella poesia persiana si leva il canto mistico e innamorato dell'usignolo. E al fiore per eccellenza del mese mariano Grandi Giardini Italiani, il circuito che riunisce i più bei giardini visitabili in Italia raccontando secoli di storia, architettura e conoscenza botanica, dedica «In nome della Rosa»: un itinerario che si sviluppa tra maggio e giugno in 35 meravigliosi spazi verdi, pubblici e privati, rinnovando l'appuntamento stagionale con una pianta dalle mille forme, colori e profumi.
E' un invito a seguire, di regione in regione, il ciclo di straordinarie fioriture della regale protagonista di numerose collezioni, dal nord dell'Alto Adige nei Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano fino al sud della Sicilia nelle Stanze in Fiore di Canalicchio a Catania e dell'isola di Malta, dove a Naxxar una sontuosa dimora è avvolta dalla calda atmosfera mediterranea dei Giardini di Palazzo Parisio.
Eventi culturali, mostre vivaistiche, percorsi didattici a tema fanno rivivere in due mesi 300 anni di storia delle rose, e si affiancano al puro piacere e alla bellezza di percorsi nella natura arricchiti dallo splendore di varietà coltivate fin dalla metà del Settecento, gruppi formati nell'Ottocento, e ibridi di primo Novecento. Quasi ovunque saranno in programma grandi intrattenimenti l'11 maggio, in occasione della Festa della Mamma. Al Castello di San Pelagio di Due Carrare, in provincia di Padova, i più piccoli potranno scoprire il roseto in fiore con i genitori e poi partecipare ai laboratori creativi, ma saranno anche affascinati dai labirinti verdi del Giardino Segreto e incuriositi dalla Villa, oggi Museo dell'Aria e un tempo luogo cruciale della vita di D'Annunzio e della leggendaria impresa del Volo su Vienna con la squadriglia della Serenissima.
Sarà una domenica a carattere più specialistico invece al Roseto Botanico «Carla Fineschi» di Cavriglia, famosa collezione privata che raccoglie specie e ibridi da tutto il mondo e ha da poco festeggiato l'inaugurazione di un vivaio in provincia di Arezzo che si impegna a reperire nei diversi Paesi le rose che in Italia non sono sul mercato: a concludere il ciclo di conferenze del 2014 l'incontro intitolato «La pianta: una meravigliosa fabbrica di molecole aromatiche». Un intero fine settimana, con inizio sabato 10, sarà l'omaggio della «Festa delle Rose a Palazzo Patrizi» di Bracciano, nel suggestivo parco secolare di Castel Giuliano alle pendici dei monti della Tolfa: visite guidate in uno dei maggiori roseti privati italiani che per l'occasione accoglie una mostra florovivaistica di produttori specializzati in Antiche, Botaniche, Galliche, Moderne, Giganteae, Floribunde ormai rare. Anche Serramazzoni, il comune modenese che in località Montagnana ospita il Museo Giardino della Rosa Antica pulsante di corsi e incontri con botanici, storici dell'arte, cuochi e scrittori, dedica due weekend di maggio al fiore per eccellenza, in un rilassante susseguirsi di laboratori didattici, lezioni di yoga, camminate meditative, degustazioni e pernottamenti a tema.
Le notizie su tutti i giardini e sulle manifestazioni, che comprendono anche concerti al tramonto, concorsi, aperitivi serali, cacce al tesoro, momenti dedicati al benessere e al buon cibo, si trovano su uno dei siti più visitati dell'Horticultural Tourism, www.grandigiardini.it, tel. 031.756211.
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