Il Chelsea sa vincere anche col portiere che «s’è scordato le mani»

Buon allenamento in partita. Il Chelsea torna in testa al campionato, quattro gol a Zola, così Ancelotti inguaia il West Ham e riscalda il popolo dello Stamford Bridge per il ritorno del vate di Setubal. Niente da fare per Cech, escluso il recupero del portiere, ieri Turnbull ha fatto poco, un gol preso dalla distanza, con il difettuccio di stare lontano dal proprio domicilio in quell’occasione e in altre, si è rivisto Zhirkov, il russo aggiunge qualità alla squadra che sembra aver ritrovato, oltre al primato in classifica, anche la gamba, la fluidità del gioco esaltato da Drogba che ha segnato una doppietta arrivando a 27 gol. Buone indicazioni da Alex che oltre al gol ha tenuto la difesa accanto a Terry, eccellente Malouda (1 gol, 2 assist, altre cose pregevoli), sempre altalenante Anelka, essenziale Mikel, non al massimo Lampard, tosto il necessario Ivanovic, elegante ma poco tedesco Ballack, di nuovo in campo la trottola di Joe Cole che chiede un nuovo contratto (attualmente sessantamila sterline a settimana, quasi tre milioni di euro all’anno, alla faccia della crisi): Totale Chelsea: quattro gol e altrettante occasioni limpide, un calcio veloce, anche spavaldo, insomma premesse preoccupanti per il ritorno a Londra di Josè Mourinho e della sua Inter un po’ in bambola. Ancelotti non ha visto in diretta la prova dei campioni d’Italia a Catania, li ha visti il suo assistente Ray Wilkins e oggi il tandem osserverà la registrazione dell’incontro, insieme con la squadra. L’unica nota negativa della partita di ieri pomeriggio (quarantunomilasettececentocinquantacinque paganti) erano le pessime condizioni del campo, molte macchie gialle, gibbosità pericolose per il rimbalzo del pallone e le caviglie dei calciatori, alcuni scivoloni non previsti, un dettaglio non marginale per gli interisti. Detto di Cech il cui recupero sembrava possibile ma, oggi, sembra da escludere, resta l’interrogativo legato a Turnbull, alla sua inesperienza totale al teatro internazionale. A Londra girava la voce perfida che il ragazzo avesse «dimenticato le mani» a Middlesbrough e che i potenti mezzi del Chelsea avessero allertato le compagnie di trasporto ad accelerare la consegna degli attrezzi. Ancelotti non può contare sul secondo portiere, il portoghese Hilario, omaggio di Mourinho al Chelsea, ma l’assenza di «Hìlario» con l’accento sulla prima «i» a sottolineare il fatto che provochi ilarità, non sembra scuotere il sonno dell’allenatore, così come la rinuncia a Carvalho, un altro della scuderia portoghese, in vece di Alex.

Ross Turnbull ha venticinque anni ma ha già fatto il giro della Gran Bretagna, passando in prestito dal Middlesbrough al Darlington, al Barnsley, al Bradford, al Crewe Alexandra, al Cardiff City e quando il suo agente lo informò dell’interessamento del Chelsea (lo staff londinese rimase impressionato per l’intensità del riscaldamento del ragazzo prima della sfida con il Middlesbrough!) Turnbull perplesso rispose: «Sei sicuro che non sia una barzelletta?». Ieri la sua riserva era un ragazzo di diciannove anni, il gallese Rhys Taylor, probabilmente Ancelotti tenterà di portare in panchina contro l’Inter, anche con una gamba sola, Cech, senza caschetto.

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