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«Chi compra la società dei traghetti rischia la vita»

da Ajaccio

Il Fronte di Liberazione Nazionale corso (Flnc), organizzazione indipendentista della Corsica, ha minacciato i possibili azionisti privati, proposti dallo Stato, della Sncm, la società di trasporti marittimi che assicura i collegamenti tra la Francia del sud e l’isola. In una lettera inviata ad una radio dell’isola, il Flnc si rivolge direttamente agli acquirenti: «Lo Stato francese vi ha provvisoriamente aperto la porta del capitale dell’azienda, noi ve la chiudiamo definitivamente. La vostra presenza, così come quella dei vostri soci, è indesiderabile sulla nostra terra. Dimenticate la vostra offerta, ne va della vostra sicurezza». Parole pesanti, accompagnate dalla rivendicazione di due atti compiuti dal movimento nei giorni scorsi: un attentato contro una motovedetta delle Dogane francesi e il lancio di una granata contro le forze di polizia negli scontri a Bastia.
Per rilevare la Sncm, che è sull’orlo del fallimento, si è fatto avanti il fondo d’investimento Butler Capital Partners. Lo Stato, che in un primo momento aveva puntato ad una privatizzazione al 100%, si è riservato il 25% della partecipazione azionaria, proponendone un 38% alla Butler Capital Partners e un 28% alla Connex, mentre il 9% sarebbe destinato ai dipendenti dell’azienda marittima. Ma i sindacati vogliono che lo Stato resti maggioritario. Lunedì prossimo si riunirà il consiglio di amministrazione della compagnia che potrebbe decidere di portare i libri in tribunale.

Venerdì sera un ordigno è esploso davanti al municipio di Ghisonaccia, sulla costa est dell’isola, provocando danni all’edificio.

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