Pechino - Indovinate chi se la passa meglio in Cina. I funzionari del Partito comunista, ovviamente. Oltre il 90% delle persone più ricche in Cina sono funzionari e membri del Partito Comunista. Lo rivela la rivista Forbes. E, anno dopo anno, aumenta il numero di super miliardari all'ombra della Grande muraglia.
Secondo John Lee, studioso presso l’Hudson Institute di Washington, "i risultati di questa ricerca costituiscono un segnale preoccupante in un paese dove la cricca al potere pretende di servire il popolo disinteressatamente e con spirito di servizio, mentre uno sguardo più ravvicinato a come la ricchezza creata sia realmente distribuita dissipa completamente l’idea che il suo modello autoritario sia benefico per la maggioranza della popolazione cinese".
Lee ha anche osservato come le imprese private in Cina siano molto svantaggiate dalle politiche che riservano un trattamento di favore alle imprese a proprietà statale i cui ricavi ammontano a circa la metà dei ricavi generati da tutte le imprese cinesi ogni anno e che possiedono i due terzi di tutte le immobilizzazioni in Cina. "I settori più importanti e redditizi dell’economia sono riservati alle aziende di Stato - prosegue Lee - e quello che emerge poi senza molta sorpresa è che i due terzi dei membri del consiglio e tre quarti dei dirigenti di aziende di Stato sono funzionari o membri di partito".
Secondo Lee, in base a questo sistema, oltre un miliardo di persone che vivono in Cina hanno scarse prospettive di condivisione dei frutti della crescita economica cinese, visto che la maggior parte della ricchezza finisce con l’essere nelle mani di una ristretta cerchia di persone. "Il reddito netto di oltre 400 milioni di persone ha subito una stagnazione nell’ultimo decennio - conclude lo studioso - e i livelli assoluti di povertà sono effettivamente aumentati nello stesso periodo". La lista di Forbes Cina 400 evidenzia un numero record di 146 miliardari (in dollari Usa). Nel 2010 erano 128. Tra i 146 miliardari della lista, 12 sono donne e otto sono sotto i 40 anni.
Una ricerca di alcuni mesi fa del Centro studi di Confindustria rivelava che entro il 2015 la classe benestante cinese sarà numericamente pari a quella equivalente di Francia, Germania e Italia: 201 milioni di persone, pari al 14,5% della popolazione, prossime ad aumentare fino a 424 milioni entro gli ultimi mesi del 2020, "una grandezza paragonabile a quella di tutta la popolazione dell'Europa occidentale".
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conti fatti il comunismo in salsa cinese, lungi dall'aver realizzato la dittatura del proletariato, ha dato origine a una delle più massicce operazioni di sfruttamento ai danni dei lavoratori. I numeri parlano da soli...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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