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Chi vincerà il Nobel per la letteratura? Ecco le quote dei bookmakers

Per gli allibratori londinesi il favorito sarebbe l'israeliano Amos Oz, seguito dall'algerina Assia Djebar. Buone chance anche per Philip Roth e Thomas Pynchon. Claudio Magris è dato 9/1, mentre il francese Le Clezio vincitore nel 2008 si presentava con un modesto 14/1

Chi vincerà il Nobel per la letteratura? Ecco le quote dei bookmakers

A pochi giorni (l'annuncio arriverà il prossimo 8 ottobre) dall'assegnazione del premio Nobel per la letteratura, fioccano indiscrezioni e previsioni. Si danno molto da fare anche gli statistici, ai quali forse noi italiani dovremmo consegnare copia del manuale Cencelli per stabilire precedenze e turni a seconda delle circostanze. Al lavoro naturalmente anche gli scommettitori che non tralasciano nessuna gara o competizione pur di investire denaro nel gioco della scommessa.
E le opinioni di questa categoria professionale sono molto ascoltate. Soprattutto dai media. Soprattutto se queste stesse opinioni portano il sigillo della società Ladbrokers che è considerata tra le più «autorevoli» nel campo visto che raccoglie previsioni e idee dei bookmakers londinesi.
Secondo gli allibratori britannici è lo scrittore israeliano Amos Oz ad avere più possibilità di fregiarsi del titolo svedese. L'autore di romanzi di potente suggestione lirica come «Non dire notte» e «D'un tratto nel folto bosco», ma anche di lucidi saggi sulla questione arabo-israeliana come «Contro il fanatismo» (tutti i suoi libri sono tradotti in italiano da Feltrinelli) è dato vincente con la quota di 4 a 1. È dunque il favorito perché la sua è la quota più bassa nell'elenco proposto dagli allibratori.
Il prescelto dall'Accademia Reale di Svezia si porterà a casa un prestigioso titolo ma anche un lauto assegno: dieci milioni di corone (pari 1,1 milioni di euro). La cerimonia è fissata per il 10 dicembre prossimo. Nella classifica degli allibratori londinesi Oz precede di un solo punto la scrittrice algerina Assia Djebar quotata 5/1; seguono poi lo spagnolo Juan Goytisolo che è dato 6/1 e i romanzieri statunitensi Joyce Carol Oates e Philip Roth, fermi a pari merito alla quota di 7/1. Ma le scommesse su Amos Oz non devono indurre in errore, dando per scontata la sua vittoria. L'anno scorso l'effettivo vincitore del Nobel, il francese Jean-Marie Gustave Le Clèzio era dato inizialmente dagli scommettitori di Ladbrokes per 14/1. Quest'anno un po' meglio vanno le scommesse sullo scrittore americano Thomas Pynchon, uno dei grandi autoreclusi insieme a JD Salinger, che è a quota 9/1, mentre nel 2008 era a 20/1. Per questi due scrittori, però, bisognerebbe fare una gara a parte. In caso di vittoria bisognerebbe combinare una giocata per vedere se effettivamente si presenteranno nella capitale svedese o meno, visto quanto sono entrambi refrattari alle luci della ribalta.
La top-ten delle scommesse per il premio Nobel letterario si completa con il poeta siriano Adonis (8/1), che l'anno passato era il superfavorito dai pronostici, dal saggista italiano Claudio Magris, a quota 9/1 insieme a un altro scrittore italiano, Antonio Tabucchi, e allo scrittore giapponese Haruki Murakami. Contrariamente a quanto «urlato» dai media e dagli addetti ai lavori in questi ultimi mesi, gli scrittori dell'area anglosassone quest'anno hanno poche chance di vincere. Questo il fatale verdetto di Ladbroks. Antonia Byatt, per esempio, è quotata 50/1 (molto indietro rispetto al cantautore americano Bob Dylan a 25/1) con Salman Rushdie a 80/1 e Beryl Bainbridge e Ian McEwan a 100/1.
Ecco come funziona la selezione del candidati. Il Comitato Nobel per la letteratura riceve in media 350 candidature all'anno, che poi vengono accuratamente selezionate, fino a comporre un elenco di 20 nomi. Questo elenco viene poi vagliato dai 18 membri dell'Accademia reale svedese, che a sua volta prepara una rosa ristretta di cinque scrittori, tra i quali sceglie il vincitore annuale.
L'anno scorso la vigilia del Nobel fu infiammata dalle dichiarazioni di Horace Engdhal, segretario permanente dell'Accademia di Stoccolma, che in un'intervista polemizzò con gli scrittori americani, definendoli «ignoranti e insulari», incapaci perciò di partecipare al grande dialogo tra le letterature.
In tempi recenti sono stati molti gli autori europei premiati. Nel 2008 è toccato al francese Le Clèzio, preceduto nel 2007 dall'inglese Doris Lessing. Negli ultimi dieci anni sono stati premiati il turco Orhan Pamuk, i britannici Harold Pinter e Naipaul, l'austriaca Elfriede Jelinek, il portoghese Josè Saramago, l'ungherese Imre Kertèsz, il cinese naturalizzato francese Gao Xingjian e il tedesco Gunter Grass.

L'ultimo italiano a vincerlo è stato Dario Fo nel 1997.

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