Chiama il numero verde e fa arrestare i suoi aguzzini

Rapita, sfruttata, ridotta in schiavitù ma sostanzialmente una donna dei nostri tempi. Che non ha esitato a collegarsi a internet e quindi a contattare il numero verde contro la tratta (800290290) istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità) per cercare aiuto, denunciare i suoi sfruttatori e, con l’aiuto della polizia, riuscire a liberarsi e a farli arrestare. Questo, però, è solo il lieto fine della brutta storia capitata a Olga, una ragazza moldava di 28 anni vittima di due fratelli, Yiber e Adrianitik Mezja rispettivamente di 31 e 24 anni, arrestati dagli investigatori della seconda sezione della squadra mobile con l’accusa di sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù. Per sei anni, dal 2001 a pochi mesi fa, Olga è stata costretta a prostituirsi, violentata e picchiata se provava a ribellarsi. Obbligata a vendersi non solo in strada, ma anche in appartamenti a Monza, Melzo, Cremona e a Milano in via Monte Rosa. Qualche mese fa, dopo essere riuscita a scappare dagli aguzzini è riuscita a dare l’allarme: in internet ha trovato il numero verde a cui chiedere aiuto e ha denunciato i suoi sfruttatori. La ragazza ha contattato il numero verde dopo aver letto la possibilità per le vittime di ottenere protezione e ha raccontato la sua storia. Nel 2001 dal suo Paese d’origine attraverso l’Albania raggiunse l’Italia in cerca di un lavoro normale.

Una falsa agenzia di lavoro, però, l’aveva già venduta a una coppia di criminali: sono loro a pagare il viaggio allo scafista, che la porta da Valona alla Puglia, per un milione delle vecchie lire. Dalla Puglia Olga raggiunse Milano dove ha iniziato a prostituirsi, riuscendo a liberarsi e a chiedere aiuto solo a ottobre di quest’anno.

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