Genova, certo. Dove continuiamo ad ostinarci a sognare che i moderati sappiamo trovare un candidato degno di questo nome, mentre lUdc appoggia Musso, ma senza simbolo (che poi è lunico vero valore dellUdc), un po come quella signorina che diceva di essere incinta, ma solo un po.
Ormai, mi sono stufato anche di ripeterlo: Genova è la battaglia della vita dove, paradossalmente, i moderati possono vincere nel loro momento peggiore di sempre. Un po come avvenne a Bologna con Guazzaloca. Ma serve un candidato che sappia parlare al cuore e alla pancia, proprio come ha fatto Marco Doria nel centrosinistra. Insomma, non Musso.
Ma, oltre a Genova (e alla Spezia, di cui ci occuperemo parecchio), laltra partita della vita è quella del Tigullio che può diventare una nuova enclave moderata in una regione di un rosso sempre più carminio, dove persino lUdc è sempre più a sinistra, come dimostrano alleanze come quelle in Regione e candidature come quelle di questi giorni. Insomma, il levante genovese può diventare un nuovo ponente ligure, un posto dove si possa respirare aria di moderazione e di centrodestra.
Loperazione è iniziata da qualche tempo con il coordinatore regionale e reuccio del Tigullio Michele Scandroglio, che dopo aver passato la prima metà della sua vita politica a far litigare la gente, sta dedicando la seconda metà a farla andare daccordo. Un po come se Cicciolina avesse fatto voto di castità.
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