"Chiediamo che la chiesa cattolica riconosca come peccato grave il maltrattamento di animali e  che ne renda obbligatoria la confessione al pari degli altri peccati. Così come chiediamo alle  altre religioni, ciascuno secondo i propri riti, che maltrattare gli animali sia peccato". L'ultima petizione che corre sul web è firmata da Lorenzo Croce presidente del tribunale degli  animali Aidaa: "Se San Francesco fosse qui oggi sarebbe d'accordo". 
 Nulla da eccepire. Ed ecco allora il sito online cui collegarsi per aggiungere la propria firma  all'iniziativa di Aidaa: www.firmiamo.it/maltrattareglianimalisiapeccato. Ma questa non è  l'unica petizione natalizia, il tribunale di Croce ha avviato una seconda raccolta firme per  chiedere a gran voce il divieto temporaneo di vendere animali sotto le feste. "Un cane o un  gatto ma anche un criceto o un topolino non sono regali - ricorda Lorenzo Croce - Un animale si  può solo adottare dopo un consulto in casa, è una scelta consapevole e responsabile che  coinvolge tutti i membri della famiglia". Il successo di quest'ultima petizione, precisa Croce,  "dipende dal numero di firme che riusciremo a raccogliere".
«Chiediamo alla Chiesa che diventi peccato maltrattare cani e gatti»
Il tribunale degli animali Aidaa lancia una petizione online e raccoglie firme per chiedere che tutte le confessioni religiose inseriscano questo reato fra i peccati da confessare
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