Con la chirurgia donne senza anima

«Molti chirurghi plastici stanno modificando le linee somatiche dell'italiano. Spinti dalle richieste dei propri pazienti creano volti sconosciuti nel nostro passato: donne con labbra africane, zigomi elevati, seni giunonici. Intervengono sulla forma dimenticando la sostanza e soprattutto la funzione. Molte ragazze alla ricerca di una sessualità esasperata inseguono un concetto di bellezza consumistico dimenticando tutto ciò che l'arte italiana ha saputo esprimere da Raffaello in poi». Quello di Gottarelli è un autentico grido d'allarme. «Ci si dimentica - afferma - che anche l'estetica deve essere sostenibile. Modificare le linee del proprio volto, voler far scomparire le rughe che danno espressione, toglie l'anima. La bellezza senza imperfezioni è fredda. Un vecchio con viso giovanile, ma vanesio, diventa una caricatura. La forma deve essere sostenibile: un intervento di rinoplastica deve mantenere all'interno del naso i flussi d’aria vorticosi che lo rendono funzionale. Un naso troppo aperto può piacere, ma rischia di essere poco efficace, di non rallentare l'aria ispirata, di non filtrarla. Coloro che respirano con la sola bocca per una alterata anatomia del naso sviluppano patologie delle prime vie aeree e gravi disturbi bronchiali. Una cattiva ossigenazione nasale porta a difficoltà di concentrazione e di applicazione e ad una pessima qualità del sonno che ha come conseguenza torpore e sonnolenza durante la giornata. Il recupero funzionale del naso non può essere disgiunto dalla parte morfologica ed estetica. Coloro che desiderano e chiedono un intervento correttivo estetico devono tenere presente che in genere, nel naso primario (cioè mai operato), si ottiene una rinoplastica riduttiva. Ad una riduzione delle dimensioni del naso può perciò corrispondere una diminuita funzionalità. Eventuali alterazioni anatomiche preesistenti (di setto, valvola, turbinati) passate inosservate, potrebbero manifestarsi dopo un intervento estetico, creando un deficit funzionale. Tutto ciò va evitato categoricamente ed è per questo che è necessario ed indispensabile che chi opera il naso lo sappia trattare e curare sotto ogni aspetto, anche sotto il profilo della chirurgia dei seni paranasali. Vi sono persone che vogliono migliorare l'aspetto estetico e poi, per respirare in modo soddisfacente sono dipendenti dagli spray nasali vasocostrittori, senza i quali non decongestionano i turbinato inferiori ipertrofici».
Nel 1991 Gottarelli invitava ad una chirurgia plastica ecologica, che rispettasse i tessuti, i materiali e la psiche del paziente. Oggi dichiara che l'estetica deve essere sostenibile, parla di risonanza morfofunzionale e di armonia tra naso e bocca. Tiene corsi specialistici agli odontoiatri sull'estetica orale e sulle correlazioni tra bocca, naso e labbra.
Gottarelli nasce a Bologna nel 1952 (paolo.gottarelli@fastwebnet.it). Dopo essersi laureato con lode in medicina si specializza in chirurgia plastica ricostruttiva a Padova, poi a Bologna. Negli Stati Uniti, a Dallas, ha appreso da John Tebbets nuove metodiche (Force vector tip rinoplasty) importate in Iatalia nel 1989. Nel '97 ha ideato una nuova tecnica indolore e senza tamponi di correzione dei turbinati inferiori eseguendo quasi 4mila interventi e 1916 rinoplastiche globali. Per molti anni ha insegnato all'università di Bologna e di Ferrara. Con la sua metodica (modified inferior turbinoplasty, Mit) ha ottenuto l'eliminazione delle recidive nell'ipertrofia dei turbinati inferiori.
Nei casi più complessi di deviazioni settali in nasi post-traumatici, con ipertrofia dei turbinati associata a sinusiti, Gottarelli è riuscito a curare tutte queste strutture con un solo intervento chirurgico, riducendo così non solo i disagi per il Paziente, ma aumentando le possibilità di guarigione e facendo diminuire le recidive. Tra gli altri risultati di rilievo: l'abbattimento del dolore, la quasi totale eliminazione delle infezioni e delle emorragie, l'eliminazione dei tamponi endonasali.
Parla delle malattie che affliggono i suoi pazienti e della sua professione con entusiasmo. Ricorda che anche i bambini manifestano spesso una insufficienza respiratoria che non ha all'origine delle allergie come erroneamente molti credono. Si stupisce e si arrabbia perché l'attuale società consumistica considera l'aspetto fisico elemento prioritario ed esclusivo a scapito dei valori che dovrebbero caratterizzare i veri obbiettivi dell’umanità.
«Una compromessa funzionalità del naso - afferma - produce fastidiosi disturbi quali russamento, riniti vasomotorie, sinusiti, apnee notturne. Disturbi spesso trattati erroneamente con farmaci.

Queste patologie sono dovute il più delle volte a traumi o malformazioni che possono richiedere un intervento ricostruttivo che è anche estetico. Serve un approccio alla chirurgia del naso che unisca funzionalità ed estetica, mantenendo prevedibilità, stabilità di risultato e soddisfazione nel tempo».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica