Simona Lorenzetti
da Torino
Il rischio è stato altissimo. Ma la prontezza di riflessi di un anestesista e lefficienza ospedaliera hanno evitato il peggio. Quella che vi raccontiamo è perciò una storia a lieto fine. Un paio di settimane fa allospedale San Giovanni Bosco un ortopedico è stato colto da un improvviso malore mentre era in sala operatoria e stava eseguendo un intervento chirugico. Il medico si è accasciato sul paziente privo di conoscenza: a evitare il peggio è stato lanestesista, braccio destro dellortopedico in sala operatoria. Luomo ha visto lamico e collega accasciarsi privo di sensi sul lettino e immediatamente, senza farsi prendere dal panico, ha reagito. Ha subito soccorso l'ortopedico, lo ha afferrato di peso e lo ha disteso sul pavimento coordinando un primo intervento.
Nel frattempo il resto del personale ha dato lallarme e poco dopo una nuova équipe di medici è subentrata per finire loperazione lasciata senza che il paziente ne risentisse in alcun modo. Nel frattempo il medico soccorritore, resosi conto della gravità del malessere del collega, ha chiamato il cardiologo. Dagli accertamenti è emersa una diagnosi drammatica: lortopedico era stato colpito da una dissezione all'aorta ascendente. Il cardiologo ha così disposto il trasferimento dellortopedico alle Molinette dove è stato operato durgenza. «In questi casi spiega il cardiologo Di Rosa la mortalità tocca il 90 per cento se la persona non viene sottoposta ad un intervento entro ventiquattro ore. La prontezza dellanestesista e dei colleghi del San Giovanni Bosco è stata determinante. Ciò non toglie che loperazione è stata ad altissimo rischio».
Allortopedico, diventato a sua volta paziente, è stata asportata e sostituita lintera aorta ascendente e quasi tutto larco aortico, dopo che gli era stata bloccata la circolazione del sangue e abbassata la temperatura corporea a 18 gradi. Un intervento delicatissimo, durato quattro ore, ma perfettamente riuscito. Il medico è stato dimesso solo pochi giorni fa. Le sue condizioni di salute sono notevolmente migliorate e presto, fanno sapere dal San Giovanni Bosco, «tornerà a lavorare con noi».
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