Choc Antinori: «Nel 2000 ho clonato 3 bimbi, vivono nell’Est Europa»

Tre bambini clonati nove anni fa, che ora vivono nell’Europa dell’Est. È l’ultima confessione choc del ginecologo Severino Antinori: «Ho contribuito a far nascere con la tecnica della clonazione umana per fini riproduttivi tre bambini. Sono due maschietti e una femminuccia che oggi hanno 9 anni. Sono nati sanissimi e attualmente godono di ottima salute». La rivelazione in un’intervista al settimanale Oggi, in cui il ginecologo racconta che le mamme dei bambini vivono tutte in paesi dell’Est europeo. Quanto alle tecniche utilizzate Antinori ha spiegato che ha realizzato «un miglioramento della tecnica adottata dallo staff di Ian Wilmut, il genetista scozzese che nel 1997 ha clonato la pecora Dolly. Sostanzialmente, si tratta di un “trasferimento nucleare”».
«Sono contrario alla clonazione in sé e per sé degli esseri umani - dice Antinori che nel 2001 aveva annunciato di aver proceduto alla clonazione umana -. Anzi, per me è del tutto fuorviante anche quella parola, “clonazione”. Preferisco parlare di terapie innovative, di riprogrammazione genetica, anche per produrre cellule staminali autologhe, cioè proprie, destinate a riparare i danni provocati dalle malattie degenerative». Secondo gli esperti di clonazione e medicina della riproduzione però mancano evidenze scientifiche delle ultime dichiarazioni di Antinori. «Affermazioni come queste non hanno opportunità di essere verificate - ha osservato il direttore scientifico del Policlinico San Matteo di Pavia, Carlo Alberto Redi -. Dal punto di vista tecnico, ad oggi ciò che è pubblicamente ammesso come verità da parte della comunità scientifica è che sono ancora necessarie decine e decine di cellule uovo per ottenere la nascita di un clone sano».

Inoltre «decine di neonati morirebbero subito prima o immediatamente dopo il parto per la sindrome degli organi dilatati», cioè l’insieme di anomalie che ancora oggi colpisce i cloni, a oltre dieci anni dall’esperimento con cui è nata la pecora Dolly.

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