«Ci siamo presi un impegno, la ztl a Sarpi si farà»

Pressing su Berlusconi: «Incerta la copertura Ici per i Comuni»

Lo strappo dei cinesi non piace proprio al Comune. E il sindaco Letizia Moratti si augura che la comunità ci ripensi. Al più presto. Nel frattempo avanti con la zona a traffico limitato, il dispositivo chiesto dal consiglio e attuato dalla giunta per mettere un po’ d’ordine nell’area intorno a via Paolo Sarpi. Venerdì l’ultima rottura, con i rappresentanti di Chinatown che non si sono presentati al tavolo convocato a Palazzo Marino dal vicesindaco Riccardo De Corato. Angelo Ou, il portavoce dei commercianti cinesi, con una semplice e-mail inviata giovedì, aveva parlato di un «intervento superato dai fatti, purtroppo in contrasto con le aspettative». Nulla da fare, secondo loro, per la Ztl e il progetto di trasferimento dei quattrocento grossisti della zona. Ieri la strigliata del sindaco che si dice «dispiaciuta» per l’abbandono del tavolo, ma fiduciosa in un ripensamento dei grossisti orientali. «Mi spiace per il comportamento assunto dalla comunità cinese - ha detto la Moratti ieri a margine della cerimonia per i 148 anni del corpo della polizia locale - e mi auguro che possano rivedere la loro posizione». Parole che, comunque, non lasciano intravvedere nessun ripensamento. Soprattutto dopo la faticosissima trattativa condotta per mesi con i cinesi per cercar di trovare una soluzione alla viabilità del quartiere. Avanti con la Ztl, dunque, che potrebbe partire il 27 ottobre o al massimo il 3 novembre. «È un impegno preso con i residenti - ricorda il sindaco - e che noi intendiamo rispettare. Abbiamo ascoltato tutti, ma la responsabilità finale di mantenere le promesse è nostra. Mi dispiace, perché noi avevamo aperto un tavolo con tutte le componenti. E con gli altri un accordo è stato trovato».
Dai cinesi alle casse del Comune. Che rischiano di piangere. E, infatti, la Moratti ha annullato il suo viaggio (di lavoro) in Giappone per seguire da vicino la vicenda dei fondi compensativi che dovrebbero arrivare dallo Stato dopo la rinuncia agli incassi dell’imposta sulla (prima) casa voluta dal governo Berlusconi. «Non c’è la certezza - spiega - su tutti i trasferimenti legati al 2008». Oggi a Milano arriva Silvio Berlusconi, protagonista della giornata conclusiva della prima festa del Popolo della libertà in svolgimento al Lido di piazzale Lotto. E il premier sarà anche il protagonista della cena di gala organizzata in serata per raccogliere fondi. Sicuramente un’occasione per la Moratti di parlare con lui di Ici e del decreto per l’Expo che Milano aspetta da mesi. «Ho annullato la trasferta in Giappone - spiega il sindaco - perché voglio essere in città. Gli impegni cittadini vengono prima di tutto e sono legati anche alle nuove evoluzioni nei rapporti con il governo.

Ad oggi non ci sembra che la copertura dell’Ici per i Comuni sia totale». Preoccupazione che ha già spinto la Moratti a sottoscrivere un documento di Anci Lombardia per sollecitare il governo a reperire i fondi per una copertura totale.

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