Un merito grande questo quotidiano può ascriverselo. Ovvero quello di aver reso pubbliche le ambiguità della maggioranza che governa la Regione e le bugie di chi prima all'opposizione ed oggi al Governo del Paese andava affermando che il Terzo Valico dei Giovi non si poteva fare perché mancavano i soldi e il Governo Berlusconi non aveva indicato come finanziare l'opera. Con una «tigna», assolutamente ammirabile, Il Giornale non ha mai mollato la presa dimostrando ad ogni occasione che in realtà il meccanismo che assicurava i finanziamenti esisteva e che andava solo applicato. Mi chiedo, come se lo è chiesto la brava Paola Setti dalle colonne di questo quotidiano, ma è mai possibile che nessuno della maggioranza che governa la Liguria si sia letto un documento come il Disegno di Legge per la finanziaria 2007 e non si accorga che i finanziamenti, almeno per avviare l'opera esistono? Ma allo stesso modo mi chiedo dov'era l'opposizione, che come noto, ha il dovere di fungere da pungolo e non far passare sotto silenzio le esternazioni del Ministro Di Pietro? Anche a loro bisognerebbe dare una sana tirata d'orecchie (come quella che ricevette Amintore Fanfani nel corso di una Messa celebrata alla Chiesa del Gesù a Roma, la ricordate vero?). Perché se è vero che in democrazia governa la maggioranza è altrettanto vero che il compito dell'opposizione è altrettanto importante, anche se a volte molto più faticoso.
Dal tre agosto scorso, giorno della «comparsata» a Genova del Ministro Di Pietro, nel corso della quale aveva posto una pietra tombale sul progetto del Terzo Valico, nessuno si è preoccupato di ricordargli che esiste una legge dello stato, la 266/2005 (finanziaria 2006, come ha ricordato Paola Setti) che individua i primi finanziamenti per 225 milioni di euro per le opere anticipatorie che poi non sono altro che tutte quelle opere di viabilità necessarie per avviare i cantieri principali e che al termine dei lavori sarebbero rimaste, con loro grande soddisfazione, (...)SEGUE A PAGINA 46
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