Cibo e salute, a tavola i lombardi sono i più bravi

Nutrirsi bene per stare bene. I più bravi? Le donne, gli ultracinquantenni, i veneti e i lombardi. Una ricerca condotta dall’istituto Ispo, con il supporto di Coca Cola, ha immortalato le abitudini degli italiani a tavola e le loro conoscenze in merito. Risultato? In teoria promossi a pieni voti, in pratica meritiamo un più che sufficiente. Il 78% degli intervistati dichiara di sapere come seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, il 67% afferma di mangiare correttamente tutti i giorni (le donne, gli over 50 e i cittadini veneti e lombardi raggiungono percentuali intorno all’80 per cento). Alla prova dei fatti però solo il 25 per cento conosce l’apporto ideale di calorie da assumere e solo uno su cinque sa davvero quello che dice. E ancora: soltanto il 7% sa che la percentuale da assumere sotto forma di grassi è del 30 per cento. «C’è aspetto curioso - ha sintetizzato Bruno Vespa moderatore della tavola rotonda fra medici e nutrizionisti - Gli italiani hanno buon senso e lo dimostrano anche quando mangiano: riescono a dosare bene eccessi e regole ma il loro sapere sembra più istintivo, “nasometrico”. Di fatto conoscono poco degli alimenti e si lamentano che le informazioni divulgate risultano spesso contraddittorie». L’indagine, condotta su 800 persone rappresentative della popolazione italiana maggiorenne, è stata illustrata da Renato Mannheimer presidente Ispo. «La stragrande maggioranza è convinta che un’alimentazione sana sia soprattutto “varia, equilibrata e povera di grassi”, il 70% ha dichiarato di consumare a casa almeno un pasto al giorno, soltanto il 6 per cento pranza fuori tutti i giorni e il 4% salta un pasto tutti i giorni, cosa deleteria. La ricerca del pasto equilibrato invece è positiva e diffusa, soltanto il 18% pensa di dover eliminare qualche cibo dalla dieta, credendolo dannoso». Sono emersi tre diversi profili sociologici: i «compensatori», il 47 per cento della popolazione, che alterna attenzione a piccoli sfizi (perlopiù donne fra i 18 e i 24 anni e i 35-44 anni), i «gaudenti frettolosi», il 35% ossia quelli che non guardano gli extra e saltano spesso i pasti. Pochi ma determinati (il 18%) i salutisti attenti che nulla concedono alla golosità, risiedono al Nord, hanno più di 40 anni.

Il connubio cibo-sano-salute è evidente anche da un altro studio che paragona gli stili di vita di 500mila europei a cui contribuisce l’istituto dei tumori. Poche e semplici le regole sane: attività fisica ogni giorno, ridurre le quantità di cibo, privilegiare alimenti vegetali, legumi, frutta e cereali non raffinati.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica