Lennesimo pirata della strada che uccide e fugge via per le strade della capitale è una giovane donna. La vittima, invece, un ciclista di 70 anni che ieri, in sella alla sua mountain-bike, stava percorrendo via dei Romanisti, a Torre Spaccata, per andare dal medico. Un impatto fortissimo, il parabrezza dellauto in mille pezzi, luomo in terra privo di sensi, sangue dappertutto. Inutile la corsa in ambulanza al Policlinico Casilino. Eppure, anche questa volta, chi era al volante non pensa a fermarsi per prestare soccorso, ma spinge il pedale sullacceleratore per prendere tempo e cercare di nascondere le prove di quanto accaduto.
Ieri mattina verso le 9,30 Cesare Lastei, originario della provincia di Frosinone, era appena ripartito dopo essersi fermato ad un semaforo, allincrocio tra via dei Romanisti e via Luigi Ferretti, e si stava spostando al centro della carreggiata quando è sopraggiunta a velocità sostenuta una Fiat Panda Van bianca con il Logo Acea sulla fiancata che lo ha travolto, sbalzandolo per oltre 40 metri. Ai comandi Virna Forti, una tossicodipendente di 39 anni con diversi precedenti penali per ricettazione, rapina e favoreggiamento dellimmigrazione clandestina. Gli agenti del commissariato Tuscolano e i vigili urbani del secondo gruppo lhanno rintracciata e arrestata con laccusa di omicidio colposo e omissione di soccorso. Al momento del fermo si è rifiutata di sottoporsi agli esami tossicologici e ha detto a chi la interrogava, sembra senza mostrare particolari emozioni, di essere fuggita per paura. I testimoni che hanno assistito allincidente hanno subito segnalato alle forze dellordine lauto pirata, che nel frattempo era stata abbandonata a 400 metri dal luogo dellimpatto, in via Annessi, in un parcheggio condominiale. Ma alla soluzione del caso gli investigatori stavano arrivando anche per unaltra via. Mentre la polizia era sulle tracce dellautomobilista, infatti, un uomo D.F., 44 anni, aveva denunciato al commissariato Tuscolano il furto di una macchina, una Panda Van bianca con il logo Acea, appunto, che aveva prestato ad unamica. Un racconto contraddittorio, che ha insospettito gli investigatori. Domanda dopo domanda, luomo è crollato e ha raccontato unaltra versione: nessun furto, lauto che aveva in dotazione dallAcea per conto della Marco Polo srl (che si occupa di manutenzione) ieri mattina la guidava la sua compagna. La donna è stata subito rintracciata e interrogata. Dopo un primo tentativo di reticenza (nostante avesse una profonda ferita ad un braccio) ha ammesso le sue responsabilità e indicato il luogo dove aveva parcheggiato lutilitaria, che porta evidenti segni dellaccaduto: paraurti rotto, targa anteriore storta, parabrezza sfondato e tetto sprofondato allinterno con tracce si sangue.
La donna è stata portata nel carcere di Rebibbia e sono in cosro accertamenti per stabilire se era alla guida sotto leffetto di sostanze stupefacenti.
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