Al via oggi in Cile le trivellazioni per il cunicolo che servirà a riportare in superficie i 33 minatori bloccati a Copiapo, nel deserto di Atacama, a una profondità di 700 metri dal 5 agosto. Lingegnere responsabile per le operazioni, Andre Sougarret, ha spiegato che la scavatrice australiana entrerà in funzione stamattina ed entro quattro mesi dovrebbe completare la galleria. Intanto, però, spunta anche un Piano B. Un altro ingegnere, Walter Herrera, ha proposto di allargare, il passaggio realizzato per far arrivare una sonda fino ai minatori, usando una scavatrice dal diametro più grande. Uno scavo di questo tipo avrebbe tempi più brevi, circa due mesi. Ma due giorni fa, il ministro delle Miniere, Laurence Golborne, aveva smentito la possibilità di riuscire a salvare in meno di tre-quattro mesi gli uomini.
Finora sono stati fatti arrivare ai minatori 61 «palomas» (colombe), il nome che i tecnici hanno dato ai tubi di metallo con cui inviano ai 33 uomini generi di prima necessità, quali acqua, cibo, medicine.
Proprio grazie a tali invii, ha precisato il ministro della Sanità Jaime Manalich, negli ultimi giorni lalimentazione e lidratazione dei minatori è molto migliorata.
Presto i minatori intrappolati potrebbero parlare direttamente con i loro parenti per la prima volta in oltre tre settimane. Ieri è stata creata una linea di comunicazione.
E il Papa ieri ha voluto pregare per i minatori. NellAngelus ha ricordato in spagnolo «con particolare affetto i minatori intrappolati nel giacimento di San Josè».
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