Londra - Mancavano solo le intercettazioni nella galassia di scandali che sta accompagnando l’Inghilterra sulla via del mondiale sudafricano. Una via fin qui lastricata di tradimenti seriali, strette di mano negate, amicizie in frantumi. Con Fabio Capello nella scomoda parte del guardiano di una morale perduta.
Questa volta però John Terry e compagni sono solo le vittime, e non i maldestri attori dell’ennesima commedia boccaccesca. Perché qualcuno ha voluto spiare la nazionale inglese. Installando cimici ambientali nel ritiro dei Tre Leoni per registrare le loro conversazioni. Sei ore di chiacchiere, definite «esplosive» da chi ha avuto modo di visionare le trascrizioni, e offerte a tutti i quotidiani britannici. Ma - per una volta - rimandate al mittente. Perché ritenute troppo scottanti e pericolose. E non solo per la diffida legale che la Fa, con tempismo figlio della paura, ha fatto recapitare a tutte le redazioni. In ballo ci sono i segreti di una squadra sull’orlo dell’ennesima tempesta mediatica.
Nero su bianco non solo i briefing tattici di Capello, ma anche le parole in libertà dei giocatori e soprattutto le discussioni con lo staff tecnico sui premi in caso di vittoria mondiale. Un vaso di Pandora che, se scoperchiato, avrebbe effetti deflagranti più che imbarazzanti.
Aveva appena sedato il Terrygate che Capello si trova dunque alle prese con un altro guaio extra-calcistico. L’ennesimo, e probabilmente non l’ultimo. Perché resta il timore che qualche giornale straniero – da qui a giugno - possa aggirare l’ingiunzione della Fa e pubblicare le registrazioni. Secondo le indiscrezioni trapelate, più che gli schemi tecnico-tattici dell’Inghilterra, gli spioni speravano di registrare una sfuriata pubblica di Capello all’indirizzo di Terry, il capitano degradato dopo la love-story con Vanessa Perroncel, ex fidanzata di Wayne Bridge. Una ramanzina che però sembra non ci sia stata. Almeno non durante l’ultima permanenza degli inglesi al Grove, l’hotel nell’Hertfordshire, scelto come ritiro per le partite casalinghe. Proprio come in occasione dell’amichevole di settimana scorsa a Wembley contro l’Egitto.
Tre giorni assieme tra allenamenti, raccomandazioni e meeting. Tutti registrati. E mentre sono scattate le ricerche dei responsabili, un portavoce dell’albergo ha allontanato i sospetti. «Non sappiamo nulla di questa vicenda. Ospitiamo la nazionale da quattro anni e abbiamo sempre garantito un alto standard di sicurezza. Inoltre la federcalcio dispone di una propria squadra di sicurezza. Mi sembra piuttosto strano che siano stati spiati qui da noi», la versione del Grove. Smentita dai giornali che già domenica scorsa avevano ricevuto l’offerta di acquisto delle trascrizioni.
Il legale della Fa, Charles Russell, è intervenuto proibendo a chiunque di pubblicare il contenuto dei nastri, perché ottenuti illegalmente e in aperta violazione alle leggi sulla privacy. La stessa diffida legale che non aveva salvato Terry quando aveva cercato di bloccare le rivelazioni sulla sua love-story fedifraga.
In quel caso l'Alta Corte di Londra aveva dato ragione al diritto di cronaca. Questa volta Capello fa gli scongiuri che prevalga l'amor di patria. Così da evitare che i prossimi tre mesi si trasformino in una rincorsa autolesionistica all'ultimo pettegolezzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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