Valentina Fontana
La campagna abbonamenti sta andando abbastanza bene. Intanto, i patron del San Babila Mario Maramotti e Gennaro D'Avanzo si preparano al debutto di una stagione di grandi attori e divertimento intelligente con due spettacoli fuori abbonamento. A scaldare il palco della storica sala milanese un'operetta e il gospel. Dal 16 al 18 è infatti di scena Cin Ci là e dal 24 al 1° ottobre protagonisti i The golden gospel singers in From spiritual to swing.
Si inizia con una forte rivalutazione dell'operetta, «per troppo tempo considerata la cugina povera dell'opera - dice Vito Lo Re, direttore d'orchestra di Cin ci là - un tempo era fatta con penuria di mezzi e artisti di basso livello. Ora si assiste a una progressiva rinascita grazie alla professionalità di orchestra e artisti».
Così la famosa operetta di Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo si presenta al San Babila, con la regia di un veterano del genere come Roberto Brivio, con 40 artisti in scena, con quell'alternanza di musica e dialoghi gioiosi e molto scanzonati classici dell'operetta. «È talmente grottesca - aggiunge Brivio - che l'ho riempita di gag».
Straordinario incontro fra jazz e gospel, invece, in From spiritual to swing, lo spettacolo che ripercorre la storia della musica americana dagli albori fino ad oggi attraverso le pagine più significative dei grandi compositori americani e di classici del repertorio gospel. Due parti, il piano solo di Antonio Ciacca e la voce di Bob Singleton, segnano l'influenza della vocalità sudamericana sul jazz, «si parte dalla musica contemporanea - precisa Ciacca - per poi far vedere e sentire da dove arriva. Ho sempre considerato il jazz in funzione della vocalità sudamericana.Il passaggio dal gospel al jazz è inevitabile visto che la quasi totalità dei jazzisti si forma a partire dalla chiesa. Il tributo che Elligton fa allo Spiritual in Black Brawn and Beige invitando a cantare la più grande cantante gospel Mahalia Jackson, è un omaggio alle radici della propria musica. E l'omaggio che fa Gerswin con Summertime allo spiritual allarga l'orizzonte a tutta la musica americana, non solo a quella afroamericana».
«Il repertorio che Bob Singleton mette in piedi è molto vario - precisano le note di regia -, dai brani originali a quelli più tradizionali amati dagli europei come Amazing grace, Sweet chariot e When the saints go marchin in. Nel loro ultimo album Pure i Golden Gospel Singers compiono una svolta artistica: insieme a originali arrangiamenti gospel e spiritual, si avvicinano alle più moderne tendenze hip-hop e rap».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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