Paolo Stefanato
da Milano
Cresce, non cresce, frena, scoppierà. Leconomia della Cina divide statistiche e osservatori. Di ieri alcuni dati, in parte contrastanti: listituto governativo di ricerche macroeconomiche ha alzato le stime del Prodotto interno lordo dellanno in corso, che da una crescita dell8,8% passa a un più 9,2%; ha chiesto contestualmente un allentamento delle politiche fiscali e monetarie per sostenere la domanda interna in vista di un probabile rallentamento delleconomia per lanno prossimo. Infatti, come sempre ieri ha riferito il giornale di stato cinese China Securities riportando una stima della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, si prevede che leconomia cinese rallenterà nel 2006, con una crescita «solo» dell8,5%: «Gli investimenti continueranno a essere moderati e le esportazioni scenderanno significativamente, mentre i consumi rallenteranno».
Diverse le stime della banca daffari Lehman Brothers secondo la quale la dinamica del ciclo cinese questanno e nel prossimo andrà meglio di quanto finora stimato. I suoi esperti hanno infatti rivisto al rialzo il Pil del 2005 a più 9,2% (da più 9%) e quello del 2006 a più 8,7% da più 8%.
Gli esperti e le rilevazioni appaiono dunque divisi. Federico Morgantini, consulente di imprese italiane sul mercato cinese, osserva che è effettivamente avvertibile un calo delle esportazioni, conseguenza di due fattori: la rivalutazione della moneta e le barriere di varia natura (dazi, quote) elevate dallEuropa e da altri Paesi. «In quattro mesi lo yuan - afferma - si è rivalutato di un 10% circa rispetto alleuro, per effetto soprattutto del rafforzamento del dollaro; è vero che il cambio ufficiale è stato svincolato dalla valuta americana, tuttavia il dollaro ha ancora un peso preponderante nel paniere al quale lo yuan è stato agganciato». In più, osserva, intere navi dirette in Europa sono ferme nei porti perchè le merci hanno ormai raggiunto i tetti alle importazioni assegnate.
Per quanto riguarda un possibile rallentamento dei consumi, secondo Morgantini la Cina sta superando, in diversi settori, un «effetto sorpresa» di cui hanno beneficiato i prodotti stranieri; e fa un esempio: «I quantitativi di vino dimportazione che veniva acquistato nel 1999 erano molto superiori a quelli del 2003. E questo vale per molti settori di beni di consumo».
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