In Cina una megalopoli da 42 milioni di abitanti

Verranno fuse assieme nove grandi città che sorgono a nord di Hong Kong

La Cina si appresta a fondere assieme nove città lungo il delta del fiume delle Perle, per trasformarle in una megalopoli di 42 milioni di abitanti e quasi 26mila chilometri quadrati di estensione. Nei prossimi sei anni, racconta il quotidiano inglese «Daily Telegraph», verranno messi in cantiere 150 progetti che serviranno a fondere la rete di trasporti, telecomunicazioni, servizi, forniture idriche ed energetiche per un costo di 2000 miliardi di yuan (oltre 220 miliardi di euro). Una linea ferroviaria collegherà la mega città alla vicina Hong Kong.
La futura megalopoli unirà Guangzhou, Shenzhen, Foshan, Dongguan, Zhongshan, Zhuhai, Jiangmen, Huizhou e Zhaoqing. In pratica si tratta del cuore dell'industria manifatturiera cinese, un'area che da sola rappresenta un decimo dell'industria di tutto il Paese.
Verranno costruite 29 nuove linee ferroviarie veloci per ridurre il tempo di spostamento fra ciascuna delle nove città a meno di un'ora e saranno unificate tariffe telefoniche ed elettriche. Si investirà anche nel miglioramento di scuole e ospedali. Al progetto manca solo il nome: di sicuro non potrà essere come la Grande Londra o la Grande Tokio, perchè non c'è una sola città al centro di questa megalopoli.
La grande megalopoli del Delta delle Perle non è destinata a rimanere un caso unico nello sviluppo urbano cinese. Entro la fine del decennio, la Cina (che oggi ha complessivamente un miliardo e 300 milioni di abitanti) punta a sviluppare immensi agglomerati urbani con 50-100 milioni di abitanti, e altri minori con 10-25 milioni.

Nel nord, attorno a Pechino e Tianjin, è in corso la costruzione di un anello ferroviario ad alta velocità che costituirà l'area industriale Bohai. In pratica la linea ferroviaria che collegherà Pechino e Tianjin in meno di mezz'ora, diventerà l'asse lungo il quale si collegheranno città satellite creando un area urbana di 260 milioni di abitanti.

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