Cinema Colpo di scena alla kermesse

RomaSi è concluso con una vittoria dimezzata per entrambi l’incontro tra Gianni Alemanno, sindaco di Roma, e Gian Luigi Rondi, presidente fino a giugno della Fondazione cinema per Roma che organizza il Festival Internazionale del Film. Alla fine ognuno è rimasto sulle proprie posizioni riguardo al futuro della kermesse che si svolgerà a metà ottobre. Alemanno, d’accordo con la governatrice Polverini, avrebbe voluto che Rondi (nella foto, da lui scelto alla presidenza) nominasse Marco Müller (appena sostituito al festival di Venezia da Alberto Barbera) come successore dell’attuale direttore artistico che scade oggi, Piera Detassis. Rondi invece, da gran signore, gli ha riconfermato la preferenza per la direttrice di Ciak «con la quale ho fatto un ottimo lavoro». A quel punto Alemanno gli ha spiegato che «non c’è la volontà di non riconfermare qualcuno, ma piuttosto di azzerare tutte le collaborazioni per fare un avvicendamento». Una dichiarazione che, in attesa delle nuove indicazioni del collegio dei fondatori di metà gennaio, farà passare un brutto Capodanno a molti collaboratori dell’ex Festa veltroniana.
Intanto Rondi, novant’anni appena compiuti, ha fatto un annuncio un po’ a sorpresa: «Siccome sono il sostenitore di Piera Detassis, se non la posso votare, allora ricoprirò io questo incarico ad interim fino alla scadenza del mio mandato a giugno». A quel punto tutto rientrerà nei corretti binari istituzionali - dopo il deragliamento di questi giorni in cui Müller ha addirittura dato interviste ai giornali - con il collegio dei fondatori a nominare il nuovo presidente (con ogni probabilità Paolo Ferrari, presidente uscente di Warner Italia) che indicherà il direttore artistico del festival.

Certo poi non desterà stupore se verrà nominato Marco Müller. Che, a quell’epoca (e anche questo non sorprenderà), starà già lavorando da tempo al suo nuovo festival (Dagospia già anticipa il corteggiamento di Tarantino) nell’inedita veste di direttore in pectore.