Il cinema indossa il «vestito buono»

L’Auditorium ospita il 19 ottobre una serata dedicata al rapporto tra la moda e quello della settima arte La Weber vestirà l’abito della Ekberg nella «Dolce Vita»

Anna Maria Greco

Costumi originali dei grandi film; abiti di stilisti famosi, compreso il riottoso Valentino che pochi giorni fa polemizzava con Roma, che ricreano le atmosfere dei capolavori del cinema italiano; personaggi dello spettacolo che si calano per una sera nei panni delle star e 200 comparse selezionate tra la gente comune in un casting pubblico.
Con questi ingredienti nasce l’evento-spettacolo «Il cinema va di moda» , che vedremo il 19 ottobre all’Auditorium,nell'ambito della Festa Internazionale del Cinema di Roma. Presentato ieri in una conferenza-stampa dal presidente dell’iniziativa, Goffredo Bettini, il progetto è di Stefano Dominella, presidente di AltaRoma la direzione artistica è di un premio Oscar per i costumi,Gabriella Pescucci e la regia di Piero Maccarinelli. Parteciperà anche il maestro Armando Trovajoli.
Ci sarà Ela Weber procace come Anita Ekberg, con il lungo vestito nero famoso per il bagno nella fontana di «La dolce vita» di Fellini ricreato da Gattinoni; Serena Autieri e Massimo Ghini si caleranno letteralmente negli abiti di Audrey Hepburn e Gregory Peck, sulla vespa di «Vacanze romane» di Wyler e alla scena parteciperà anche la giovane attrice Valentina Sperlì; il valzer della «Traviata» di Zeffirelli lo aprirà il ballerino Gianni Sperti e il ruolo cinematografico di Lina Sastri è ancora da definire. Gli altri celebri film proiettati su un megaschermo saranno Roma città aperta di Rossellini; La Ciociara di De Sica; C'era una volta in America di Leone; Poveri ma belli di Risi, Il mestiere delle armi di Olmi; La famiglia di Scola; La notte di Antonioni; Ludwig di Visconti, Roma di Fellini. Per le scene corali sarà utilizzata eccezionalmente anche la Villa romana dell’Auditorium. Grandi protagonisti i costumi, gli abiti, le pellicce creati per il set da Danilo Donati, Gabriella Pescucci, Piero Tosi e affidati all'estro delle sartorie Farani, Tirelli, Nori. Un quadro ispirato a Otto e mezzo di Fellini sarà formato da personaggi che indosseranno non gli abiti di scena ma creazioni, tutte in bianco e nero, di couturier e maison storiche come Fendi, Valentino, Gattinoni, Sarli, Balestra, Sorelle Fontana, Galitzine, Testa, Piattelli. Un altro omaggio sarà al Pinocchio di Benigni, con abiti creati per l’occasione dagli allievi di alcune scuole di design e moda. «Red carpet dunque, anche per la moda - dice Dominella -, che in fondo, è sempre stata una sorta di fanalino di coda delle manifestazioni cinematografiche».

Venerdì partiranno mostre e altre manifestazioni legate alla moda, da via Condotti a via Borgognona a Via Veneto, dove «Dress in dreams» allestirà nelle hall dei grandi alberghi set con manichini vestiti con gli abiti di scena di film famosi, creati da grandi maison come Gattinoni.

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