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Django Unchained fa 10 anni: 7 curiosità sul film di Tarantino

Il 25 dicembre del 2012 arrivò nelle sale il western omaggio al film diretto da Sergio Corbucci e con protagonista Franco Nero

Django Unchained fa 10 anni: 7 curiosità sul film di Tarantino
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Sono trascorsi esattamente dieci anni dalla prima di “Django Unchained”. Il 25 dicembre del 2012 arrivò nelle sale americane lo straordinario film diretto da Quentin Tarantino, sicuramente tra i più amati dai cinefili. Un grande omaggio agli spaghetti western – tra i generi più amati dal cineasta di Knoxville – in particolare al “Django” del 1966 diretto da Sergio Corbucci e con protagonista Franco Nero.

Uno straordinario messaggio d’amore attraverso un’opera impeccabile, con una scrittura cinematografica perfetta e interpretazioni di spessore: da Jamie Foxx a Christoph Waltz, passando per Leonardo DiCaprio e Samuel L. Jackson. E non sono poche le curiosità su “Django Unchained”, ecco le sette più interessanti.

Il cameo di Franco Nero

"Conosce tutte le battute dei miei film a memoria. Non ci credevo, e invece sul set non faceva altro che ripeterle!": così Franco Nero ricorda il rapporto con Quentin Tarantino. L’attore italiano compare in “Django Unchained” in un cameo nelle vesti di Amerigo Vassepi, uno schiavista che incontra il protagonista e gli chiede come si chiama. Alla risposta “Django”, Amerigo Vassepi risponde con un profondo: “Lo so”.

Gli infortuni

Il risultato è degno di nota, ma non sono mancati gli ostacoli sul set. Una delle sequenze più iconiche nasconde un infortunio reale: Leonardo DiCaprio colpì accidentalmente un bicchiere sbattendo la mano sul tavolo. Il colpo causò una ferita vistosa, ma nonostante il sangue copioso la sequenza non fu stoppata. Risultato straordinario secondo Tarantino, vedere per credere.

Anche Christoph Waltz ha dovuto fare i conti con un brutto infortunio. Nel corso di una scena, l’attore cadde da cavallo: un colpo violento, tanto da causare la rottura del bacino. Jamie Foxx decise di fargli un regalo: una sella con tanto di cintura di sicurezza.

L’omaggio a Giorgio Ferroni

Quentin Tarantino ha inserito in “Django Unchained” numerosi omaggi agli spaghetti western. Uno di questi è dedicato al regista Giorgio Ferroni, che firmò anche la trilogia con Giuliano Gemma composta da “Un dollaro bucato”, “Per pochi dollari ancora” e “Wanted”. Il personaggio di Calvin J. Candie – interpretato da DiCaprio – si rifa agli pseudonimi di Ferroni per le tre opere sopra citate: Calvin J. Padget, Calvin Jackson Padget e Calvin Jakson Padget.

L’Oscar… da record

“Django Unchained” raccolse cinque candidature ai premi Oscar 2013, vincendone due: miglior sceneggiatura originale a Quentin Tarantino e miglior attore non protagonista a Christoph Waltz. Secondo riconoscimento per l’interprete austriaco dopo quello per “Bastardi senza gloria”, ma la curiosità è legata a un particolare record: con un’ora, sei minuti e diciassette secondi, la sua è la più lunga performance ad essere stata premiata con l'Oscar al miglior attore non protagonista.

Il problema delle battute razziste

Più di un ciak risultò necessario a Leonardo DiCaprio per realizzare la sequenza della cena. Il motivo? La difficoltà dell’attore nel pronunciare tanti insulti razzisti. Un disagio profondo, affrontato grazie al sostegno del collega Samuel L. Jackson e dall’appoggio di Quentin Tarantino. Il risultato è straordinario, il modo migliore per tratteggiare l’orrore dell’epoca.

La tensione tra Morricone e Tarantino

Ennio Morricone nel 2015 ottenne il suo primo premio Oscar con “The Hateful Eight”, ma i rapporti con Quentin Tarantino non furono sempre sereni. Dopo la realizzazione di “Django Unchained”, Morricone dichiarò che non avrebbe più lavorato con il regista americano: il compositore non gradì affatto il modo in cui Tarantino inseriva la musica nei film.

Jamie Foxx e il cavallo amico

Jamie Foxx in “Django Unchained” dà prova delle sue abilità a cavallo.

Nessuna sorpresa: il cavallo cavalcato era il suo Cheetah, ricevuto in dono quattro anni prima come regalo di compleanno.

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