L'opposizione specula: "Colpa del governo". Meloni: "Sgomento, trafficanti disumani"

Il ministro dell'Interno Piantedosi: "Urgente prevenire il vergognoso commercio di vite"

L'opposizione specula: "Colpa del governo". Meloni: "Sgomento, trafficanti disumani"
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Il dibattito politico si accende di nuovo, dopo il naufragio di migranti a Lampedusa. Mentre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parla di "inumano cinismo dei trafficanti di esseri umani" e rinnova l'impegno a "prevenire le partenze irregolari e gestire i flussi migratori", l'opposizione si lancia all'attacco dell'esecutivo e dà la colpa al governo per la tragedia in mare.

"I morti al largo di Lampedusa sono sulla loro coscienza", è la bordata di Nicola Fratoianni. "Quando si consuma una tragedia come quella di oggi, con la morte di decine di persone nelle acque del Mediterraneo, sorge in tutti noi un forte sentimento di sgomento e compassione", esordisce Meloni in una dichiarazione. Poi concentra il suo focus su ciò che sta alla base delle partenze dal Nord Africa e dice che "ci troviamo a misurare l'inumano cinismo con cui i trafficanti di esseri umani organizzano questi loschi viaggi". Un impegno, quello dello stop ai viaggi irregolari di immigrati, ribadito ancora una volta dalla premier. "Insieme al profondo cordoglio per le vittime, alla pietà per quanti hanno perso la vita, rinnoviamo pertanto l'impegno a contrastare questi trafficanti senza scrupoli nell'unico modo possibile: prevenire le partenze irregolari, gestire i flussi migratori", rivendica Meloni. Poi esorta ad andare oltre la contingenza, ancora a provare ad andare alla radice delle cause che provocano le tragedie in mare, la morte dei migranti in mezzo al Mediterraneo. "Che la tragedia di oggi sia avvenuta nonostante un dispositivo internazionale pronto e operativo ci avverte, infatti, che il doveroso intervento di soccorso non è una misura sufficiente e, soprattutto, non risolve le cause del drammatico problema", insiste Meloni.

Poche ore prima era stato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a offrire la posizione del governo su quanto accaduto al largo di Lampedusa. "L'ennesima tragedia avvenuta oggi nel Mediterraneo centrale, a 14 miglia nautiche da Lampedusa, addolora profondamente e suscita un pensiero di profondo cordoglio per le vittime. Questo drammatico episodio conferma, ancora una volta, l'urgenza di prevenire, sin dai territori di partenza, i pericolosi viaggi in mare e di combattere senza tregua lo spietato affarismo dei trafficanti di esseri umani che alimenta questo fenomeno", il commento del titolare del Viminale. "La tragedia di oggi è avvenuta nonostante la presenza di un dispositivo di soccorso in prontezza operativa, composto da diversi assetti nazionali e unità navali private. È nostro dovere continuare, con determinazione e fermezza, a contrastare questo vergognoso commercio di vite umane e a proteggere chi rischia di esserne vittima", aggiunge Piantedosi, in perfetta sintonia con quanto avrebbe espresso poco dopo Meloni. A ribadire la posizione di governo e maggioranza è anche Matteo Salvini. "I morti di Lampedusa mi addolorano profondamente: oltre alla commozione e alle preghiere, abbiamo il dovere di impegnarci per contrastare i trafficanti di esseri umani che sono i veri e soli responsabili dell'ennesima tragedia, insieme agli ultrà dell'accoglienza", dice il vicepremier e leader della Lega.

"I morti di oggi al largo di Lampedusa sono sulla vostra coscienza", esonda Fratoianni da Avs, rivolgendosi al governo. Dal Pd Chiara Braga ammonisce: "Basta propaganda". "Fallimento politiche Meloni", dicono dal M5s. "Questo scriveva Giorgia Meloni, dieci anni fa, quando ero io al governo.

Chissà se avrà la faccia tosta di accusare le opposizioni di sciacallaggio", scrive Matteo Renzi, condividendo un post di Meloni del 2015 su un naufragio nel Canale di Sicilia. Poi torna su Almasri: "Meloni libera i trafficanti di uomini dando loro persino un passaggio in aereo".

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