Cinema

Deadpool 2, la scena folle (e inutile) di Brad Pitt

Deadpool 2 è un film violento e scorretto, che all'interno ha un cameo altrettanto sopra le righe di un grande divo di Hollywood come Brad Pitt

Deadpool 2, la scena folle (e inutile) di Brad Pitt

Deadpool 2, che andrà in onda questa sera alle 21.21 su Italia 1, è il film del 2018 diretto da David Leitch che rappresenta il secondo capitolo della saga cinematografia dedicata allo scanzonato supereroe di casa Marvel. Un film a "basso costo" - circa 58 milioni come si legge su Coming Soon - che si è poi rivelato un grande successo internazionale, con quasi ottocento milioni guadagnati al box office.

Deadpool 2, la trama

Wade Wilson - meglio conosciuto come Deadpool - (Ryan Reynolds) continua a ripulire le strade della città, uccidendo i criminali. Quando, però, fallisce nell'uccidere un boss dello spaccio, Wade non sa quale tragedia lo attende: la sua amata Vanessa (Morena Baccarin), che era pronta a metter su famiglia, viene uccisa proprio dal capo della malavita. Per Wade è una tragedia senza eguali, che ben presto lo porta a tentare il suicidio. Durante la sua esperienza di pre-morte Wade rivede Vanessa, che lo lascia con un messaggio misterioso. Colosso (Andre Tricoteux) riesce però a salvare Deadpool e lo porta dagli X-Men. Qui Deadpool viene "arruolato" per salvare un giovane mutante, Firefist (Julian Dennison) talmente potente da richiamare dal futuro Cable (James Brolin), un uomo determinato a ucciderlo. Sarà proprio per salvare il ragazzo ed eliminare Cable che Deadpool metterà su una squadra di soggetti discutibili, come Domino (Zazie Beetz) e Svanitore (Brad Pitt). Cable, però, è ben determinato a portare a compimento la sua missione, perché a muoverlo c'è un movente davvero inattaccabile.

Il ruolo di Brad Pitt

La caratteristica principale della saga cinematografica di Deadpool è sicuramente la violenza e il politicamente scorretto. Il supereroe vestito di rosso e nero, che è sopravvissuto al cancro e ha la pelle rovinata, è un uomo con dei valori, che però non si fa scrupoli nel compiere le azioni che ritiene necessarie, comprese quelle più violente. Ma nel film di David Leitch c'è anche molto spazio per le battute, il sarcasmo più velenoso e l'ironia più affilata, che spingono spesso il protagonista a parlare direttamente col pubblico, rendendo il film non tanto una pellicola di cui godere, quanto una conversazione delirante con un amico un po' sopra le righe. E proprio questa eccentricità si trova anche nella scelta di utilizzare un attore come Brad Pitt nel modo in cui è stato utilizzato, con un cameo così folle da rasentare la genialità. Si era infatti pensato a lungo sulla possibilità di mostrare o meno il volto di Svanitore, ma poi lo sceneggiatore Paul Wernick, insieme al regista e ai produttori, sono arrivati alla conclusione che la morte del personaggio sarebbe stato un momento ottimo non solo per mostrare il volto del mutante, ma anche per sfruttare la presenza di qualche attore molto famoso. Ed è così che si è arrivati a pensare a Brad Pitt, che era già molto amico col regista Leitch. In un'intervista riportata da Movieplayer, l'attore del recente Bullet Train, ha dichiarato: "È stata la cosa più semplice che abbia mai fatto. David Leitch è un mio vecchio amico ed era la mia controfigura a partire da Fight Club fino al 2004. E poi ha lasciato quel lavoro ed è diventato un ottimo regista, che è qualcosa che accade raramente. Davvero raro.

Ryan Reynolds mi ha quindi chiamato e ho detto 'Perché no?'" Come pagamento per questo suo lavoro, Brad Pitt avrebbe chiesto il minimo sindacale e un caffé della nota catena Starbucks portata sul set direttamente dalle mani di Ryan Reynolds.

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